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Dalle calle di Quarto Oggiaro alle Chat social per vendere droga ai ragazzini

Quarto Oggiaro si distingue ancora per lo spaccio di droga. “Vitto Spaccino”, “Alia” e “Jerry Pot” la offrivano ai ragazzini delle scuole usando una chat social. Sono stati arrestati. Forse i giovani che decidono di prendere la strada della delinquenza e dello spaccio di droga credono davvero che basti l’abitare nel quartiere per godere dell’impunibilità. I tre che hanno scoperto che non è così sono italiani, appena ventenni, e finora incensurati.

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Ora sanno che abitare a Quarto Oggiaro, a causa delle maggiori opportunità di incontrare cattivi maestri, li pone sotto occhi più attenti: quelli della polizia e quelli delle mamme. I tre sono stati presi sul fatto agli agenti della polizia all’interno del Parco Val Trompia. Gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro stavano indagando su di loro da qualche tempo, dopo essere venuti a conoscenza dell’esistenza di una chat social di Facebook tramite la quale agli studenti delle scuole della zona erano offerti degli stupefacenti. A chiedere l’intervento degli agenti sono state le mamme di alcuni consumatori di hashish, che erano entrate nella chat con un fake fingendosi una studentessa interessata all’acquisto.

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Operazione Chat

Gli agenti del Commissariato Quarto Oggiaro li hanno quindi aspettati al varco. I nomi con cui erano conosciuti nella chat social, frequentata da parecchi studenti delle scuole superiori, erano “Vitto Spaccino”, “Alia” e “Jerry Pot”. Non è certo bastato nascondersi dietro dei nick name per celare la loro vera identità. Gli agenti li hanno scoperti e hanno preso Vitto Spaccino al momento dell’appuntamento con i loro clienti. Lo spaccino è crollato e ha indicato dove trovare gli altri due. Al momento dell’arresto avevano in tasca 1.200 euro, frutto dello spaccio.

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Centro revisioni a Tradate

Durante la perquisizione delle cantine delle case del quartiere sono stati trovati 2 chilogrammi di stupefacenti, tra marijuana e hashish, confezionati in panetti ed ovuli. Nel loro gergo chiamano Calle le cantine in cui nascondevano la droga. Calle come le strette viuzze di Venezia. Una reminiscenza della gita scolastica di fine anno delle scuole superiori usata davvero male.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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