Milano

Vigili del fuoco di Milano. Una giornata pesante tra le difficoltà dell’emergenza, l’anniversario di via Palestro e il ministro dell’Interno non viene a supportarli

Per i Vigili del fuoco di Milano oggi è stata una giornata doppiamente triste. Avevano programmato una giornata di commemorazioni per il 30esimo anniversario della strage di via Palestro, in cui morirono i tre vigili del fuoco, Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, che si avvicinarono all’auto bomba convinti di dover spegnere le fiamme di un’auto surriscaldata. Invece l’autobomba esplose, uccidendoli.

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Invece si sono trovati in piena emergenza, a combattere contro le difficoltà di ripristino delle strade di una grande città che ha provato dal vivo cosa significa trovarsi nel mezzo di un imprevisto, quando non si sono fatte le debite manutenzione e non si sono curate abbastanza le necessità di un corpo di vitale importanza come quello dei vigili del fuoco o quello della Protezione Civile.

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La conferenza stampa nella sala riunioni dell’Unità di Crisi dei Vigili del fuoco

Da venerdí 24 luglio, gli uomini del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano hanno compiuto circa 700 interventi , in coordinazione con il COC, il centro operativo comunale, di Milano e quelli dei comuni della provincia. Alla conferenza stampa di questa mattina era presente, a nome del governo,  la dott.ssa Laura Lega, capo del dipartimento che si occupa della gestione nazionale dei vigili del fuoco.

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Considerando l’emergenza in atto e l’anniversario importante ci si aspettava la visita del ministro dell’interno Piantedosi, e non quella del suo capo dipartimento. La sensazione avuta è quella di un imbarazzo anche da parte della dottoressa Laura Lega che , alle domande dei giornalisti su questa assenza ha tagliato corto, evitando , con piglio quasi risentito, di dare giustificazioni. “la presenza del governo è comunque garantita”, ha detto.

La rappresentante del governo, in un altro punto della conferenza, ha sminuito il lavoro dei Vigili del fuoco. Si è notata la vena polemica nel portare ad un arrotondamento al basso il numero di interventi appena dichiarato dal capo dei vigili del fuoco. Nell’atmosfera della conferenza si notava che Milano e di conseguenza i suoi cittadini, non sono considerati abbastanza importanti dal Ministro dell’Interno italiano e che l’assenza, senza che vi fossero particolari motivi di gravità eccezionale, è risaltata e ha dato proprio l’impressione del menefreghismo e del tentativo di sminuire la portata dell’emergenza vissuta.

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Imbarazzanti discorsi

Installazione dei vigili del fuoco di Milano al Pac, in ricordo delle vittime della strage di via Palestro, nel suo trentennale

Un altro punto che non poteva sfuggire all’osservatore attento è il continuo riportare, nei suoi discorsi, i casi e le emergenze del resto dell’Italia. Lo ha fatto persino mentre parlava della strage di via Palestro. Nel 30esimo anniversario della strage milanese Laura Lega ha ribadito più volte che il periodo era quello delle stragi e delle bombe di mafia in altre parti del paese.

Si fosse stati solo 8 anni fa, per quanto ne ricordo, le parole della funzionaria statale avrebbero sollevato diversi polveroni fra gli indipendentisti padani, non fosse altro che per la mancanza di rispetto nei confronti di Milano e dei sui cittadini. Oggi non si è alzata una sola voce a difesa di Milano e di quanto hanno subito, 30 anni fa e anche questa settimana, i suoi cittadini. E’ stato anche un brutto segnale nei confronti del lavoro dei Vigili del fuoco lasciti soli ad affrontare una situazione straordinaria.

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La soluzione dei problemi di Milano

La soluzione dei problemi di viabilità creati dai temporali di inizio settimana non è prevedibile. Attualmente i vigili del fuoco stanno operando In base alle priorità logistiche. Prima si liberano le grandi arterie viabilistiche, come viale Argonne e viale Romagna, che si trovano sulla circolazione esterna, e poi passeranno agli interventi meno problematici. La prima priorità è stata data agli interventi urgenti, come il parafulmine su una chiesa di via Torino che minacciava di cadere a terra e che ha reso impraticabile la via, da cui passano anche diversi tram, fino a che con l’aiuto di una autoscala speciale e anche del supporto aereo non si è riusciti a imbragarlo e a portarlo a terra.

In città sono caduti, sono pericolanti 387 alberi, al lavoro ci sono circa 140 vigili del fuoco, e per ogni intervento sono necessario diverse ore e squadre di diversi uomini con differenti professionalità, che lavorano su turni. I vigili del fuoco hanno messo in campo tutte le forse che hanno su Milano, e sono stati supportati anche da squadre provenienti da altre province.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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