Gli hacker nel conflitto Ucraina – Russia creano problemi anche nel nostro paese
Alcuni tra i più pericolosi gruppi di hacker criminali hanno deciso di schierarsi a favore della Russia, altri con l’Ucraina, prendendo di fatto parte al conflitto, trasformandolo anche in una questione di dominio cibernetico e coinvolgendo l’intero mondo cibernetico. Secondo quanto comunicato dai N.o.c.s., il nucleo operativo sicurezza cibernetica Lombardia della Polizia di Stato, sono in corso delle massive campagne di phishing, di diffusione di malware distruttivi, specialmente Ransomware, attacchi Ddos, campagne di disinformazione e leak di database, a livello internazionale, che hanno come obiettivo delle infrastrutture critiche di sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici, come quelli della comunicazione e e della difesa.
Il sistema di prevenzione
Non è facile difendere le informazioni vitali dell’organizzazione di un paese da attacchi hacker, persino da quelli semplici come gli attacchi Ddos, che mirano a far spegnere i server di importanti società, come successo nello scorso maggio. Il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni ha fra i suoi compiti l’individuazione e la diffusione ai NOSC degli indicatori di compromissione e degli avvisi di informazione di sicurezza da riportare ai potenziali bersagli di azioni digitali ostili. I rischi sono rilevati tramite un sistema di Alert.
Negli attacchi avvenuti, il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Lombardia ha svolto gli adeguati servizi di monitoraggio e analisi, condividendo ogni particolare utile che, in caso di attacco, ha permesso di essere tempestivi nello svolgere l’analisi tecnica della minaccia, e di fornire il necessario supporto operativo, che ha permesso il veloce ritorno alla piena operatività dei sistemi informatici colpiti. Tra il 2021 e il 2022 in Lombardia c’è stato un incremento importante di attacchi a infrastrutture critiche ad istituzioni, aziende e privati. Sono cresciuti del 139%. I casi trattati nel 2021 furono 548 e nel 2022 1312. Gli indagati nel 2021 sono stati 22 e 25 nel 2022.
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