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Scoperta dai carabinieri banda di ladri albanesi

L’ Operazione Alba di notte ha liberato Milano e l’altomilanese di un bel gruppo di ladri. Una banda di 11 albanesi dediti ai furti in appartamento e negli esercizi commerciali è stata sgominata dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Abbiategrasso.

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Centro revisioni a Tradate

I furti si sono svolti per lo più fra i Comuni di Abbiategrasso e Legnano. Tutto è partito nel 2016, da una indagine dei carabinieri che stavano tenendo in osservazione alcune persone di nazionalità albanese e con diversi precedenti penali alle spalle per altri motivi e che si ritrovavano in alcuni bar.

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Dai pedinamenti erano stati individuati tre box che si trovano a  Milano, Trezzano sul Naviglio (MI) e Gaggiano (MI). che erano già entrati in altre indagini per essere stati utilizzati come nascondiglio per  auto di lusso rubate. Questi 11 albanesi ne avevano ereditato l’accesso e li usavano per tenere nascoste le auto di grossa cilindrata, sempre rubate e a cui avevano sostituito la targa, che usavano per i furti.

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Ladri professionali ma presi ugualmente

Si erano organizzati in modo molto professionale. Avevano a disposizione tronchesi che tagliano l’acciaio come il burro, e altri attrezzi particolarmente adatti a scassinare casseforti o ad aprire serrature. Al momento del colpo i ladri, che agivano in piccoli gruppi di due o tre persone, si recavano ai box e, dopo aver parcheggiato la loro automobile, ripartivano con quelle rubate.

I furti avvenivano sempre di notte e questi ladri, che andavano quasi sempre a colpo sicuro dopo aver effettuato dei sopralluoghi, avevano preso di mira le abitazioni le tabaccherie e altri esercizi commerciali dei comuni di Abbiategrasso, Cerro Maggiore, San Vittore Olona e Albairate, ma anche la provincia pavese, da cui sono partite le indagini coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Andrea Zanoncelli.  

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Risolto un furto del 2014 a Vermezzo

Durane le telefonate che i ladri facevano fra loro, senza sapere di essere ascoltati dai carabinieri, si sono vantati di altri furti avvenuti in passato. Uno di questi è stato compiuto nel 2012 e un altro era avvenuto a Vermezzo nel 2014. A Vermezzo avevano portato via un orologio che superava i 5mila euro di valore. Non è purtroppo ancora stato possibile ritrovarlo.

La banda ha compiuto oltre 25 furti tra il 2016 e il 2017.  Altre volte non sono riusciti a portare a termine il colpo perchè disturbati da vicini ben attenti, o dal ritorno del padrone di casa, o perchè il sistema di allarme era più sofisticato di quel che si aspettavano.

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Identikit dei colpevoli

Degli 11 colpevoli identificati, 6 sono stati arrestati e portati direttamente in carcere, 4 sono ancora in fuga, e 1 è agli arresti domiciliari a Grumello Monte. E’ l’unico del gruppo che era incensurato. Un trentenne albanese che ha giocato per la grummellese. Il gruppo di albanesi era abbastanza giovane, con età fra i 21 e i 47 anni.

Tutti nulla facenti e quasi tutti senza fissa dimora, il che ha reso molto difficile catturarli. Uno di loro infatti ha tentato la fuga appoggiandosi a una rete di complici. E’ stato rintracciato comunque dalle forze dell’ordine.  Il modus operandi era molto preciso. Un capo determinava dove colpire e fissava gli appuntamenti per tutta la banda. Chi faceva il palo e chi entrava nelle case. Ognuno dei ladri aveva un compito preciso nell’effettuare i colpi.

Nel momento in cui erano scoperti o finivano in un posto di blocco si davano alla fuga, guidando nel traffico a più di 200 all’ora, senza rispettare regole. Il che li rendeva personaggi davvero pericolosi per il prossimo. Da quanto detto, gli albanesi utilizzavano il bottino per mantenere le famiglie in Romania. Questo genere di ladri preferisce non avere beni in Italia perchè, quando capita siano arrestati, non hanno nulla con cui lo stato può risarcire le vittime..

I danni dei reati predatori

In tanti casi, i gioielli rubati avevano un valore economico relativo, ma ne avevano uno ben più grande affettivo, che rende invalutabile l’ammontare totale dei danni. “Il danno di un furto va valutato anche sotto il profilo morale e dei sentimenti” ha spiegato il nuovo comandante della compagnia dei carabinieri di Abbiategrasso Antonio Leotta, che si è presentato alla conferenza stampa insieme al brigadiere, Guido de Luca, veterano di tante indagini e prossimo alla pensione, e al carabiniere Caterina Murata, giovanissima recluta dell’arma. Una visone del presente e del futuro dell’arma ad Abbiategrasso e nel Ticino.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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