Crisi del gas. Mosca annuncia la fine delle esercitazioni militari in Crimea e Washington ci rimane male
Siamo ad un punto .saliente della Crisi del Gas. A quanto pare i servizi segreti americani hanno fatto cilecca. Avevano annunciato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia per questa notte e invece dal punto di vista militare non è successo nulla. Anzi, questa mattina Mosca ha annunciato la fine delle esercitazioni militari in Crimea.
Il presidente degli USA, Biden, che aveva annunciato il prossimo attacco Russo nei confronti dell’Ucraina, ci è rimasto un po’ male tanto che ha dichiarato che “un attacco all’Ucraina resta sempre possibile e che non è stato ancora verificato il ritiro della Russia”. La NATO lo spalleggia e Borrell ha dichiarato alle agenzie di stampa che ” è necessario prima verificarlo” e che oggi è previsto un vertice urgente della NATO.
Quel provocatore di Putin ha trollato Biden
Da quanto scrive l’agenzia di stampa Ansa, il presidente russo Vladimir Putin ha preso le dichiarazioni americane con ironia. “A volte il presidente Vladimir Putin scherza sugli allarmi degli Usa e dei loro alleati occidentali riguardo a un’invasione russa in Ucraina e ci chiede di controllare se gli americani hanno pubblicato l’ora esatta in cui comincerà la guerra”. Lo ha riferito ai reporter il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Per noi – ha aggiunto – è impossibile capire la follia di questa informazione maniacale” da parte degli americani. Altre agenzie riportano anche che Putin avrebbe detto che la Russia non accetterà mai la nato ha i suoi confini.
Lo scenario è quindi questo. Nessuno sa che cosa abbiamo fatto realmente i russi mentre gli occhi di tutto il mondo erano sulle esercitazioni militari nella Repubblica di Crimea e sulla possibilità dell’inizio della terza guerra mondiale con invasione, da parte della Russia e quindi dei paesi del Patto di Varsavia, del territorio dell’Ucraina che, di fatto, è stata dichiarata sotto la protezione degli Stati Uniti e della NATO, pur non facendone parte.
Dal silenzio che arriva dalle due repubbliche indipendentiste del Donbass, Donnetsk e Luhansk, in cui si dice che il fronte di combattimento con gli ucraini non è mai stato così tranquillo come in questi giorni, si può ragionevolmente pensare che se le esercitazioni si sono svolte nella non lontana Crimea qualcosa di molto meno visibile è successo su quel fronte.
L’obiettivo di Putin e la crisi del gas
Siamo arrivati al limite della terza guerra mondiale a causa del gas. Putin vuole il controllo sul metanodotto russo che passa in territorio ucraino per raggiungere l’Europa. L’Ucraina, con la sua richiesta di entrare nella Nato e di farsi proteggere dagli Stati Uniti, deve averlo convinto che a lasciare le cose come stanno ora c’è ben poco da fidarsi. Quindi non è difficile pensare che i Russi non abbiano nessuna intenzione di prendersi l’intera Ucraina, ma vogliano solo prendersi le parti di territorio su cui passa il metanodotto. Non è detto che non ci siano già riusciti.
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