Marcallo: assemblea urgente contro il patto di stabilità
“Il solo patto che vale per noi è il patto con i nostri cittadini”. Con questo slogan si apre l’annuncio dell’assemblea cittadina urgente contro il patto di stabilità che si terrà venerdì 25 ottobre alle 21.00 a Marcallo con Casone, nella sala Cattaneo di Villa Ghiotti.
L’assemblea, aperta a tutti i cittadini che sono caldamente invitati a partecipare, vedrà sindaci, assessori e consiglieri comunali dei Comuni di Marcallo con Casone, Boffalora, Mesero, Ossona, Bernate Ticino, Santo Stefano Ticino, e altri comuni della zona, mettersi in prima linea, al di là dall’appartenenza politica, per battersi per ottenere la cancellazione del patto di stabilità che obbligherà i Comuni, anche quelli sotto i 5mila abitanti come Ossona, a versare il proprio avanzo di bilancio, cioè i soldi risparmiati spendendo meno del previsto, in un fondo statale che serve a pagare i debiti contratti dai Comuni che sprecano il denaro dei contribuenti.
La maggior parte dei Comuni dispone di risorse e di finanziamenti considerevoli, inutilizzabili proprio a causa del Patto di stabilità imposto da Roma – scrive il sito internet rompiamoilpatto.org – Con questi soldi si potrebbero avviare moltissime opere di pubblica utilità che potrebbero migliorare significativamente la vita quotidiana delle persone e organizzare servizi per i cittadini.
Ricordiamo, infatti, perché vale sempre la pena di sottolinearlo, che i soldi che entrano nelle casse del Comune escono dalle nostre sotto forma di tasse per essere usate per i bisogni e i servizi da dare alla nostra Comunità.
Le fasi dell’iniziativa sono due: la prima consiste nella convocazione di una serie di assemblee cittadine urgenti, in molti comuni, in cui si spiega ai cittadini che cos’è il patto di stabilità e quali danni creerà, la seconda riguarderà la presentazione di una mozione urgente, nel primo consiglio comunale utile di ogni Comune, composta da un documento condiviso fra tutti per chiedere l’eliminazione della legge sul patto di stabilità in modo che i Comuni possano usare i soldi dell’avanzo a favore dei propri cittadini. (Fonte e foto: rompiamoilpatto.org)
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Si, ce l’hanno fatta. Stanno fregandoci ancora.
ma davvero hanno partorito un mostro del genere?