Presenze mobili tra Ossona e Inveruno: campo nomadi o turisti?
Tra Ossona e Inveruno questa settimana sono apparsi due camper, per ora. Alcune persone con dei bambini, non si sa se con l’intenzione di istituire un nuovo campo nomadi o se turisti, si sono accampate nel piazzale vicino alla nuova rotonda di viale Europa all’incrocio con la tangenziale, più o meno dove si trovava il vecchio inceneritore.
Non dico nulla; magari non è un nuovo campo nomadi in nascita, ma si tratta della soluzione temporanea per sistemare delle famiglie che hanno perso la casa in seguito ad uno sfratto, oppure si tratta semplicemente di turisti del nord Europa che sono venuti a visitare i nostri bei Comuni e , non trovando un campeggio organizzato, hanno deciso per il campeggio libero, abitudine assai comune in paesi molto più civili e liberali dei nostri, che accolgono turisti con feste e divertimenti.
Se le famiglie accampate nel piazzale fossero in carico ai servizi sociali di Ossona probabilmente lo saprei, quindi forse sono “turisti”, ma dato che il territorio trasformato in accampamento appartiene ad Ossona, non posso fare a meno di chiedermi se i componenti di questo nuovo campo nomadi, o turisti in campeggio libero, che sono qua per arricchire il nostro Comune con le loro tasse, e per pagare le nostre pensioni, hanno pagato la tassa di soggiorno e il contributo per la spazzatura.
Mi raccontano che qualche controllo generale per la sicurezza è stato fatto dai carabinieri, ma la famosa convenzione per la polizia locale fra Ossona e Casorezzo, prevedeva anche l’incentivazione dei controlli fiscali da eseguire con l’aumento del personale che ci sarebbe sicuramente stato ( e che non c’è).
Un po’ di sarcasmo non guasta, giusto per non dover sempre sentirsi dar della razzista quando si denunciano problemi che riguardano la sicurezza delle persone per bene e che pagano davvero le tasse, ma la presenza mobile, che vorremo fosse molto mobile, potrebbe essere il germe di un nuovo problema di sicurezza per il Comune di Ossona, e credo sia meglio prevenire che curare. Non vorremmo sicuramente che il paio di camper che diventino poi tre, poi 4 e poi l’accampamento si trasformi in uno di quei campi nomadi circondati da spazzatura che si vedono alla periferia di Torino e nella zona dell’Expo di Milano, e che Ossona diventi il campo di esercizio della cultura di persone che considerano il diritto di proprietà un principio da combattere.
Noi siamo per la collaborazione e quindi pubblichiamo dei video che possano aiutare la polizia locale ad individuare il problema nel caso non si sia ancora accorta.
[youtube]http://youtu.be/gMUPOinAT0I[/youtube]
[youtube]http://youtu.be/tIp8yaCvsmM[/youtube]
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Non c’è accoglienza, giux; l’articolo è sarcasmo puro nei confronti di chi doveva fare e non ha fatto.
Le amministrazioni comunali sono fatte per amministrare, la carità e l’accoglienza, invece, devono essere la prerogativa dei singoli. Fa bene Papa Francesco a predicarla, e fanno bene quelli che lo ascoltano, ma le amministrazioni comunali hanno altri compiti. L’area sicurezza e la prevenzione è una di queste.
Se faccio un’analisi seria, senza sarcasmo, sul fatto che si tollera che dei bambini non siano mandati a scuola e vivano in quelle condizioni, se ne esce tutti massacrati. L’unica possibilità che si ha di intervenire è quella di portare via i bambini alle famiglie come succederebbe se quei bambini , invece di essere rom, fossero figli di famiglie stanziali e residenti ad Ossona. I bambini finirebbero immediatamente istituto a carico del Comune e i genitori in galera. Perchè la prima domanda che ci si a è: ma dove trovano la benzina per i camper e i soldi per mangiare?
ciao, ok i problemi di igene e sicurezza, non possiamo certo prescindere da essi, però trovo che l’articolo manca di alcuni punti importanti.
Pone l’accento sulla questione fiscale, io lo trovo semplicemente ridicolo, perchè non è certo la presenza loro sul nostro territorio che ci deve fornire i soldi per il bilancio pubblico, semmai una gestione più oculata dello stesso e una lotta all’evasione fiscale.
Invece non poni affatto l’accento sulle necessità di queste persone che vivono e sopratutto dei bambini, avranno quello loro necessario? vanno a scuola, hanno assistenza medica, vivono in condizioni dignitose? tutte domande che l’articolo evita accuratamente di porre.
Anche papa Francesco quasi ogni giorno continua a parlare di accoglienza, io in questo articolo di accoglienza verso l’altro non ne vedo, vedo solo tanta paura e ideologia.