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Tentato omicidio di Melzo. Arrestati 2 giovanissimi

2 arresti in relazione al tentato omicidio di Melzo. 2 ragazzi sono stati fermati ieri pomeriggio, sulla banchina ferroviaria della stazione di Ventimiglia (Imperia), mentre tentavano di prendere un treno diretto in Francia. I sospettati di aver tentato di uccidere ieri il 19enne di Melzo sono giovanissimi. Uno è un minorenne, 16 anni, di Pioltello e l’altro appena 18enne, di Melzo.

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Durante la notte i carabinieri sono andati Ventimiglia per eseguire i 2 ordini di fermo di indiziato di delitto, uno emesso dalla procura ordinaria e l’altro dalla procura per i minorenni di Milano.
I carabinieri della compagnia di Pioltello hanno raccolto, nelle ultime 24ore molti indizi a carico dei due ragazzi, tramite l’ascolto dei testimoni, la visione delle telecamere, foto riconoscimenti e altre attività tecniche, sono stati in grado di identificarli e ricercarli sin da poco dopo il tentato omicidio.

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Le indagini e l’ accusea di tentato omicidio in concorso

Dalle immagini delle telecamere di sicurezza del Market 24 di via Giavazzi, i carabinieri hanno potuto vedere i due ragazzi, che vi sono entrati a volto scoperto, e dove hanno avuto il primo scontro con il 19enne, a mani nude. Il 16enne aveva il cappuccio della felpa sulla testa ma non abbastanza calcato da nascondere il volto alle telecamere. In ogni caso, la breve fuga della vittima e l’accoltellamento da parte del maggiorenne dei due, in via nievo, ha avuto diversi testimoni fra gli abitanti della zona.

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In particolare una donna ha chiamato il 112 e ha accolto le parole del ferito che ha pronunciato il nome di battesimo dell’aggressore. I 3 amici della vittima, quelli con cui era nel market, non sono stati particolarmente collaborativi nell’identificare l’aggressore, ma con gli elementi ottenuti già poche ore dopo l’accoltellamento i carabinieri ne avevano il nome.

Tra gli incroci dei soliti profili Facebook e con il fatto che la madre ne aveva denunciata la scomparsa già da domenica sera, dagli stessi carabinieri della compagnia di Pioltello, anche l’identità del 16enne è stata scoperta. I carabinieri si sono recati a casa dei due ragazzi per scoprire che si erano allontanati. Hanno eprò avuto i numeri di telefono e non appena hanno attivato al geolocalizzazione degli smartphone li hanno localizzati nella stazione ferroviaria di Ventimiglia.

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Collaborazione con la Polfer

Dopo il lancio dell’ ordine di rintraccio ai carabinieri dei comandi liguri e alle altre forze dell’ordine, i ragazzi sono stati individuati da una pattuglia della polizia ferroviaria che li ha trovati sul binario uno, che attendevano il treno per passare il confine francese. I ragazzi non hanno fatto resistenza, quasi se lo aspettassero

Il tentativo di fuga ha permesso il fermo

È infatti una delle tre condizioni, insieme alla possibilità di reiterate il reato e a quella di inquinare le prove, che causano la detenzione cautelare prima del processo e della condanna. I due arrestati sono stati poi portati, e ora sono quindi detenuti, uno alla casa circondariale di Sanremo (Imperia) e l’altro all’Istituto Penale Minorile di Genova. In attesa di essere interrogati.

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Non si conosce ancora il movente

Nessuno dei tre ragazzi, nè la vittima nè i due aggressori, è ancora stato interrogato, quindi il movente è ancora sconosciuto. Non sono però escluse delle sorprese perchè è l’aggredito, italiano con origini albanesi, ad avere molti precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. I due aggressori, invece, anche loro italiani anche se con i genitori nordafricani, non hanno nessun precedente. Solo il ragazzino ha qualche menzione per essere stato trovato con del fumo ad uso personale.

Cosa può essere successo? il pensiero corre verso l’ipotesi di un tentativo di farsi giustizia da soli, per qualche cosa avvenuta in altri momenti, magari a danno del ragazzo più giovane, ma ne sapremo di più solo dopo che i carabinieri avranno interrogato i tre ragazzi.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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