Busto GarolfoMilano città metropolitanaPrima Pagina

Busto Garolfo. Arrestato Don Emanuele Tempesta per abusi sessuali su minori, ma ci vuole prudenza prima di dire la nostra

Don Emanuele Tempesta, il vicario parrocchiale di Busto Garolfo è stato arrestato e posto ai domiciliari questa mattina dai poliziotti della squadra mobile di Milano. L’ordinanza di custodia cautelare è firmata dal Gip Luisa Boviutti. Si tratta di una misura preventiva perchè il sacerdote è stato accusato di abuso sessuale su minori. I reati, secondo la magistratura, sarebbero stati compiuti di recente, fra febbraio 2020 e maggio 2021.

Annunci

Don Emanuele ha 29 anni. E’ stato ordinato sacerdote a giugno 2019. Subito dopo l’ordinazione era stato inviato dalla arcidiocesi nella parrocchie di Santa Geltrude e dei Santi Salvatore e Margherita a Busto Garolfo e a Olcella (Mi). La notizia ha sorpreso la popolazione di Busto Garolfo, questa mattina. Ha sorpreso e sconcertato persino i vecchi parrocchiani, quelli con l’occhio lungo e cui non sfugge mai nessun particolare. Invece pare che nessun sospetto abbia colto neppure i più esperti.

Annunci

L’indagine è stata condotta dalla squadra mobile milanese e coordinata dal pubblico ministero di Busto Arsizio Flavia Salvatore. Ci sono delle denunce di alcuni genitori di ragazzini hanno fra i 10 e i 16 anni. Per i ragazzini sono state disposte ed eseguite le audizioni protette. Gli episodi contestati sono 5 nel giro di un anno e mezzo. Per domani mattina è stato disposto l’interrogatorio di Don Emanuele.

Annunci

Dalla Diocesi

“Secondo le prime informazioni raccolte dalla Diocesi, che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria, don Emanuele Tempesta è accusato di abusi sessuali su minori compiuti nel periodo che va dal febbraio 2020 al maggio 2021.”

“La Diocesi di Milano prende atto con stupore e dolore di questa notizia e si impegna sin da subito ad approfondire i fatti, applicando le indicazioni del diritto universale della Chiesa e della Cei e a seguire le indicazioni che le verranno date dalla Santa Sede. Nell’assicurare la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziaria per accertare la verità dei fatti, la Diocesi desidera altresì precisare che non è mai giunta alla Curia, al Vicario di zona e al parroco alcuna segnalazione relativa ai fatti oggetto dell’indagine.”

Annunci

“La Diocesi, nel ribadire il suo impegno per garantire la migliore tutela a tutti i minori coinvolti nelle iniziative pastorali, ricorda inoltre che il 23 novembre 2019 è stato costituito il “Referente diocesano per la tutela dei minori” che, seguendo adeguate modalità di contatto, ha la finalità di accogliere le segnalazioni relative a presunti abusi su minori e di raccogliere gli elementi per una prima valutazione dell’Ordinario.” Questo è il testo reale del comunicato dell’arcivescovato.”

Cosa dice l’arcivescovo Delpini

L’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, esprime la propria vicinanza alle comunità parrocchiali di Busto Garolfo e in particolare a tutti i soggetti in vario modo coinvolti nella vicenda.

Annunci

Io preferisco la prudenza

In queste ore il web rimbomba del nome di don Emanuele Tempesta. Quella degli abusi sessuali sui minori da parte di un sacerdote è una notizia grave, ma anche ghiotta, che garantisce audience. Il dovere del giornalista è informare, ma è anche quello di far notare alcuni particolari che diano equilibrio alla notizia. Sposo le parole dell”arcivescovo e prima di scrivere qualcosa in più voglio capire cosa è successo.

Ad esempio, in caso di pedofilia, l’accusa è così grave che i giudici non dispongono mai gli arresti domiciliari in via cautelare, cioè prima della celebrazione del processo che stabilisce se una persona è colpevole o innocente. Chi è accusato di pedofila è generalmente anche cautelativamente custodito in carcere.

Don Emanuele è invece agli arresti domiciliari. Gli impediscono cioè di uscire di casa. Inoltre l’accusa è di abusi sessuali su minore, non di violenza sessuale. L’accusa di violenza sessuale si configura nel caso di un contatto fisico, anche minimo. Se l’accusa è di abusi sessuali potrebbe essere successo qualcosa di minimo: una parola sbagliata, una domanda sbagliata, un gesto non compreso…

I giudici si stanno prendendo il tempo per capire e decidere? Gli arresto domiciliari potrebbero anche essere un bene per il giovane sacerdote, che subirà meno il clamore causato dalla storia. Se il tempo se lo prendono i giudici, dovremmo prendercelo anche noi.

Sono momenti in cui è difficile affrontare ciò che succede, ma ci sono persone, innocenti o colpevoli che siano, cui viene in mente di affrontare il mondo a testa alta, continuando a fare ciò che facevano prima, e questo porta inevitabilmente a vedere la parte peggiore giudizio popolare, e spesso ad esserne annientati. Meglio gli arresti domiciliari che danno l’obbligo di non fare nulla e aspettare che finisca la buriana.

E le vittime? Spero siano già al sicuro da tempo. Se non fosse così sarebbe davvero grave. Noi intanto consideriamo questa notizia in aggiornamento, e vi scriveremo tutto quello che succederà nei prossimi mesi.

19 luglio: l’interrogatorio di Don Emanuele Tempesta

Ansa ha oggi diffuso alcune notizie relative all’interrogatorio di Don Emanuele Tempesta, davanti al gip del tribunale di Busto Arsizio. Solo poche parole sono uscite dallo stretto riserbo sceso sulle indagini da questo momento. il sacerdote avrebbe detto che quelle che gli sono state rivolte sono Accuse infamanti. “Sono scioccato e provato da quello che sta accadendo”. Il suo avvocato, Mario Zanchetti, neo difensore subentrato al precedente nominato d’ufficio al momento della comunicazione dell’avviso di garanzia, non ha rilasciato dichiarazione in merito all’interrogatorio di garanzia del suo assistito. Attualmente Don Emanuele rimane agli arresti domiciliari.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
Avatar photo

Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

Commenti, repliche e rettifiche. Scrivi qui quello che hai da dire.