Arresti domiciliari. Quando a 77 anni la vera necessità irrinunciabile è la sbornia
Milano. Era agli arresti domiciliari a 77 anni, ma è evaso per prendersi una sbornia. Tragicomica la scusa che ha utilizzato. Ieri sera poco dopo le 17.40, una volante del commissariato Bonola è stata inviata a verificare, come di routine, la presenza in casa di un 77enne agli arresti domiciliari per scontare la pena conseguente a dei generici reati contro il patrimonio. L’uomo non era in casa e quindi avrebbe dovuto essere dichiarato evaso dagli arresti domiciliari. Il 77enne però aveva lasciato detto che era uscito per impellenti necessità personali, come permette la legge nel caso degli arresti domiciliari. Un permesso dato per andare dal medico, o a fare la spesa, o per andare a lavorare.
Evaso dagli arresti domiciliari e multato per essersi mostrato ubriaco
Invece poco dopo gli agenti della volante lo hanno incontrato. Stava tornando verso casa. Era ubriaco perso. La sua impellente necessità era quella di evadere da casa per ubriacarsi senza ritegno. A quel punto i poliziotti gli hanno contestato l’evasione dagli arresti domiciliari e la violazione dell’articolo 688 del codice penale, che prevede una sanzione amministrativa da 91 a 209 euro per chi è colto a manifestare ubriachezza in un luogo pubblico o aperto al pubblico. Per questo tipo di multa non è previsto neppure l’uso dell’etilometro.
Infatti la legge non punisce chi è ubriaco, ma chi manifesta ubriachezza. Il 77enne non tornerà in carcere dopo l’evasione. Dopo i 75 anni la prigione è ammessa solo in casi particolari, e per questo 77enne che considera necessario perdersi nell’alcool, tanto da evadere, sarà complicato anche l’affidamento ad una comunità di alcoolisti anonimi. D’altra parte, l’’unica cosa che non vuol perdere è un bicchiere di vino. Chissà quale è la sua storia. Sarà nato debole e gli sarà successo qualcosa che vuol assolutamente dimenticare?
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