Estate da favola 2020. Il centro estivo di Ossona, tra educatori e volontari, è stato un successo da ricordare
Ossona. In emergenza Covid 19, mentre si cercava di abituarsi a nuove regole di vita che non ci sono proprie, per evitare di contagiarsi e di contagiare con questo maledetto virus, nessuno pensava che sarebbe stato possibile organizzare un Centro estivo per i ragazzi. Invece grazie all’impegno del Comune della cooperativa di educatori AleMar e delle associazioni del paese il miracolo è stato possibile
Questa volta il covid 19 ha unito, invece di dividere
L’uso delle mascherine, l’obbligo del distanziamento sociale e del disinfettante parevano essere delle barriere insormontabili per i bambini. Invece, la cooperativa sociale Alemar, che collabora con scuole e Comune a Ossona da più di 15 anni, ha organizzato davvero un’ Estate da favola, un centro estivo e un’ esperienza fantastici che ha coinvolto tutte le associazioni del paese. Per una volta questo dannato virus non ha diviso, ma ha unito.
6 settimane emozionanti oltre che divertenti. Organizzazione e attività proposte hanno ricevuto complimenti e apprezzamento dei genitori dei bambini
Dal 22 giugno fino al 31 luglio il centro estivo ha ospitato 70 bambini, divisi in piccoli gruppi di età omogenee. Per giocare e divertirsi e anche per imparare cose nuove, hanno utilizzato gli spazi della scuola elementare di Ossona. Lì i banchi sono sempre stati gli stessi, sono singoli da sempre ma è stato necessario distanziarli di più e diminuire il numero di bambini per classe. Il grande giardino ha permesso di allargarsi e distanziarsi in modo regolare e anticovid. Ma la cosa più bella è stata il coinvolgimento delle associazioni del paese. Ognuno ha messo qualcosa di suo al servizio del progetto. ( nella foto il volantino del centro Estivo con l’elenco delle associazioni che hanno collaborato. fonte: comunediossona.it)
Gli educatori. Lo staff del miracolo del centro estivo
Il merito maggiore della riuscita del centro estivo va agli educatori che si sono occupati dei bambini in queste 6 settimane. Giovani, appassionati e tutti professionisti. Marta Prandoni, Bruna Garavaglia, Arianna Colombo, Silvia Gregolin, Francesca Garavaglia, Rossella Turri, Rebecca Arioli, Valentina Calcaterra, Matteo Maccarini, Stefania Orefice e la signora delle pulizie e delle sanificazioni, Alberina Milani. Questo è lo staff che ha compiuto il miracolo.
Poi c’è lei, Marianna Desiderio, che ha coordinato il progetto e l’intero Centro Estivo in stretta collaborazione con l’ufficio dei servizi sociali, Paola Pisoni, che ha passato le domeniche a scriver accordi e convenzioni e a mantenere l’ ordine fra tutte le carte burocratiche che hanno permesso la realizzazione del centro, e con il novello assessore ai servizi sociali Stefano Oldani, che ci ha creduto con entusiasmo.
Questo è stato il “mio Centro estivo”
E’ Marianna, commossa, che ci ha inviato la sua riflessione anche a nome dello staff degli educatori. Oggi era l’ultimo giorno, quello della chiusura, delle lacrime di commozione, del calo della tensione e della stanchezza che prende il sopravvento. E’ il giorno dei saluti. Non diciamo che è il giorno degli abbracci, perchè ancora non ci si può abbracciare.
“Lavoro in questa scuola tutto l’anno, questi sono i miei bambini, la mia seconda casa, questo quindi è stato “il mio centro estivo”. Mio in senso affettivo, non possessivo. Come quando si chiama qualcuno Amore mio, tesoro mio. Lo abbiamo organizzato nella scuola dove lavoro da anni con i ” miei bambini “. È stata un esperienza fantastica, sono orgogliosa del “mio” staff. Ha animato il centro estivo nel modo migliore pur essendo in un periodo così difficile…”
Le Associazioni
La proloco morus Nigra , l’oratorio San Luigi e il centro Sportivo AC Ossona hanno messo a disposizione altri spazi per le attività dei bambini. La protezione civile Ali Bianche e la Guardia Nazionale onlus si sono occupate della sicurezza dei trasferimenti dei bambini in collaborazione con la polizia locale e hanno avuto 4 incontri con i ragazzi. Anche Avis, Motoclub Saturno, Gruppo ciclistico Ossona, Gruppo sportivo parrocchiale, e il gruppo delle majorette hanno organizzato delle attività per i piccoli gruppi di bambini.
I volontari, e il centro estivo da favola
3 volte la settimana al mattino i bambini.del centro estivo uscivano da scuola. Un gruppo si fermava in oratorio, dove trovavano i volontari, quelli che organizzavano il centro estivo parrocchiale negli scorsi anni, e i volontari del Gruppo sportivo del’oratorio, . Lì potevano imparare giochi nuovi e giocare a pallavolo e a basket. Un altro gruppo si recava alla proloco, nello spazio degli orti condivisi, dove hanno imparato a curare la terra e a far crescere le piante, e un terzo gruppo si recava ad allenarsi al gioco del calcio al centro sportivo angelo Moratti, condotto dall’Associazione AC Ossona.
Durante il trasferimento dalla scuola media di via Dante, dove aveva sede il centro estivo, alle altre strutture del paese, Ali bianche e Guardia nazionale, a turno si sono alternate a scortare la lunga fila di bambini che dovevano rispettare comunque le regole del distanziamento anche mentre camminavano per strada. Si trattava di fare la scorta ai bambini.
La polizia locale ha garantito la sicurezza degli attraversamenti pedonali, ma in caso di emergenza i volontari delle due associazioni dovevano essere pronti a rimpiazzare gli agenti della polizia locale, se questi dovevano correre sul posto di un incidente stradale o di qualche altra emergenza, quindi la loro preparazione e attenzione a ciò che fanno deve essere alta e professionale.
Le testimonianze dei volontari
Ogni associazione che ha partecipato ha anche avuto 4 incontri con i bambini in cui ha spiegato, tramite racconti o piccole lezioni, la propria attività. Per la Guardia Nazionale abbiamo partecipato io ed e l’assistente specialista Emanuele Piana, ma la testimonianza della nostra esperienza la lasciamo per ultima
Il Gruppo Ciclistico Ossona
E’ Andrea Bosoni, allenatore e Direttore Sportivo dell’Ossona ASD con qualifica di tecnico federale di 2° livello che racconta la sua esperienza come volontario con il Centro estivo. “Mi sono occupato dell’ora di bici , una volta alla settimana con vari gruppi per un totale di 5 presenze di 1 ora circa. Personalmente ritengo l’esperienza appagante e divertente nel periodo, diciamo, molto particolare che stiamo attraversando e che ha avuto seguito come interesse tra i ragazzi e le ragazze.
Ho cercato di spiegare loro l’utilizzo della bicicletta in circostanze normali, spiegato cosa vuol dire fare ciclismo come attività sportiva giovanile e mostrare una bici un po diversa dalle altre, quella da corsa che portavo con me ad ogni lezione. Ho la speranza di aver acceso la passione per il ciclismo in qualcuno di loro. Attualmente dei 14 ragazzi in forza al Gc Ossona solo 2 sono di Ossona. Direi che è inusuale per la nostra società, storica del paese insieme al calcio, avere così pochi ragazzi del paese.
Proloco Morus nigra
La proloco Morus Nigra ha presentato il rpogetto degli orti creativi, nel parco di villa Bosi. il contadino coordinatore è stato Lanfranco Garavaglia. ” un’esperienza da ripetere. Allarga il cuore vedere tanto interesse dei bambini per la natura e per al coltivazione degli orti e l’allevamento degli animali,.Abbiamo fatto in modo che i bambini potessero toccare con mano il miracolo della vita e ne sono orgoglioso. Uno dei momenti più divertenti? Quando abbiamo organizzato la lezione sulla storia delal conservazione del cibo. Abbiamo portato nel parco un frigorifero nuovo, poi una vecchia ghiacciaia di legno dei della prima metà del secolo scorso e li abbiamo messi vicino all’antichissima ghiacciaia in mattoni che abbiamo nel parco.
Il frigo funziona ad elettricità, la ghiacciaia in legno si avvaleva della produzione del ghiaccio in modo industriale, a grandi barre, e poi abbiamo mostrato loro come si faceva a conservare il cibo al freddo, anche d’estate, quando ancora non esisteva l’elettricità. Gli abbiamo spiegato che la piccola collina cava che si trova nel parco di Villa Bosi veniva riempita di neve in inverno e serviva proprio per conservare il cibo. Erano stupiti del fatto che non ci fosse nessuna spina da attaccare. Li abbiamo fatti entrare un gruppetto piccolissimo per volta. Quante domande, e quanta sana curiosità!” ha raccontato Lanfranco Garavaglia.
La Guardia Nazionale onlus
La Guardia Nazionale onlus ha organizzato per due settimane il servizio scorta ai bambini durante i trasferimenti dei bambini, e nel contempo ha organizzato 4 incontri per i piccoli e per i grandi, incentrati su temi della sicurezza e di ciò che può determinare un’emergenza. I volontari che hanno dato la disponibilità siamo stati Emanuele Piana, che ha una più che ventennale appartenenza alla Guardia Nazionale, ed io.
Gli argomenti hanno spaziato dalla protezione degli animali, con il racconto del ritrovamento di un piccolo agapornis fisheri e della sua riconsegna, al comportamento che bisogna aver quando si trovano oggetti che appartengono ad altri o anche quando si trova un tesoro. Poi si è parlato di bullismo, con Emanuele Piana, e con i più grandi anche di droga, dei furti del funzionamento della giustizia e dei compiti delel forze dell’ordine Ci sono state domande e osservazioni profonde, da parte dei bambini e dei ragazzi.
Ali Bianche
Il gruppo comunale della Protezione civile Ali Bianche ha organizzato il servizio di scorta ai bambini su un turno di 3 settimane. Gigi Redrezza, appena eletto presidente del gruppo comunale, ci ha inviato sia la foto del suo cartellone (i bambini ne hanno fatto uno per ogni associazione) e alcune parole di riflessione sull’esperienza di questo Centro Estivo così straordinario. “vedere i bambini di nuovo tutti insieme in questo periodo particolarmente difficile è stata una grande gioia. Voglio solo mandare un enorme ringraziamento a chi ha reso possibile tutto ciò. Spero che possa essere questo un punto di partenza per il ritorno alla normalità. Grazie grazie e ancora grazie”
Le altre associazioni stanno ancora inviandomi le loro considerazioni. Le aggiungerò man mano che arrivano perchè considero importatissimo che la testimonianza dei volontari rimanga nel tempo, a segnare, come una pietra miliare, il momento in cui abbiamo ripreso a vivere in modo normale.
Dallo scorso febbraio 2020 abbiamo vissuto come in guerra
Non vi è stato un bombardamento, gli edifici sono ancora in piedi, ma l’organizzazione della nostra vita e del lavoro, l’esercizio giornaliero della nostra libertà, oltre che la salute di tutti sono stati stato messi in pericolo. Ogni particolare del nostro sistema di vita ha barcollato e ha rischiato di spezzarsi. E un miracolo che abbia retto, e tutto ciò che riguarda la scuola, i bambini e la loro istruzione è la parte più delicata del sistema.
Con il Covid 19 dobbiamo imparare a convivere, ma ogni attività che prima facevamo normalmente ora è diventata difficile. L’emergenza sanitaria non è ancora finita, e non finirà fino a che non si troverà un vaccino, i bambini però devono continuare a crescere e a imparare , senza correre rischi e senza farne correre a nessuno. Quindi non diamo per scontata la fatica e l’impegno messo nell’organizzazione del centro estivo. E’ stato davvero un grande impegno e nessuno ha risparmiato nè la fatica nè la creatività e l’ ingegno necessari a battere il nostro nemico, il covid 19.
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