Girava con un Kalashnikov AK 47 in Giambellino. Arrestato
E’ stato un momento di grande tensione quando i poliziotti, intervenuti per un pestaggio, si sono resi conto che l’aggressore era armato con un Kalashnikov Ak 47, . E’ successo ieri pomeriggio alle 13.30 in via Giambellino quando 4 volanti della polizia di Stato sono intervenute dopo la chiamata dai testimoni di un violento pestaggio. Arrivati sul posto hanno trovato GianLuigi F. M. R., italiano di 42 anni, che stava violentemente picchiando, a calci e pugni, un altro uomo che era a terra. L’arrivo della polizia ha interrotto la rissa e i due uomini hanno tentato di allontanarsi.
In mano un kalashnikov Ak 47
E’ quel punto che i poliziotti si sono resti conto che l’aggressore era armato. Approfittando della confusione e del fatto che l’attenzione dei poliziotti era concentrata sul Kalashnikov, chi stava avendo al peggio nel pestaggio è riuscito a far perdere le sue tracce prima dell’identificazione. Il 42enne, una volta bloccato e arrestato dai poliziotti, ha raccontato di essere andato in via Giambellino a cercare due albanesi che avevano infastidito sua madre, e che l’uomo che stava picchiando era un loro conoscente, che non voleva rivelare dove si trovassero i due.
GianLuigi F. M. R, che è pregiudicato anche per un tentato omicidio negli anni ’90, aveva appena terminato di scontare una condanna agli arresti domiciliari. Non è ancora possibile stabilire l’origine del Kalashnikov Ak 47, che aveva il calcio segato e il numero di matricola abraso, e dei numerosi proiettili che aveva con sè. L’uomo è stato arrestato per porto abusivo d’arma da guerra detenuta illegalmente.
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.