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Naviglio Grande in secca. Un nordafricano ci si butta per sfuggire alla polizia

Milano. Una volante della polizia ferma un rapinatore nordafricano in via Lodovico il Moro, la via che percorre il Naviglio grande, in mancanza di flagranza. Arriva una pattuglia di supporto. Un altro nordafricano la vede e si mette a correre. Poi si butta nel Naviglio, che è vuoto. E si spezza una gamba. Nessuno ha il covid 19. Questo, di per sè, è già una notizia.

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A Milano il numero di aggressioni, furti e rapine è crollato dell’80%, in questi tempi di quarantena da covid 19, ma i disperati che abitano la città devono pur sopravvivere e qualcosa capita ancora e capita che tragedia e comicità si mischino.

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Cosa è successo sulle sponde del Naviglio Grande, in via Lodovico il moro

Ieri alle 15 in via Lodovico il Moro una donna è stata aggredita da un rapinatore nordafricano che , armato di coltello, si era fatto consegnare il telefono cellulare. L’intervento quasi immediato di una volante delal polizia di Stato ha permesso di rintracciare il colpevle. Purtroppo non in flagranza di reato perchè era già riuscito a liberarsi del telefono cellulare e del coltello.

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Nei suoi confronti la polizia ha proceduto con l’inizio delle indagini ma senza una denuncia. Mentre gli agenti della polizia stavano effettuando le incombenze burocratiche è arrivata un altra pattuglia in supporto. In quel momento, un altro nordafricano che era nei pressi, quando ha visto arrivare la nuova pattuglia, ha iniziato a scappare correndo come un matto verso il Naviglio Grande e vi si è gettato.

Il Naviglio Grande è ora quasi in secca, e il nordafricano ha ottenuto solo il risultato di rompersi una gamba. Per recuperarlo sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco di via Messina, oltre ai medici del 118. E’ negativo al covid 19 ma addosso gli sono stati trovati 5mila euro.

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Il Naviglio Grande a Bernate ( Mi) in un momento estivo di felicità

A Corsico, a casa sua

Corsico. Il nordafricano ha dichiarato di abitare a Corsico, in uno di quegli appartamenti condivisi in affitto fra nordafricani. Durante la perquisizione dell’abitazione un altro degli occupanti dell’appartamento è stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish. E’ stato indagato sul posto per detenzione di droga ai fini di spaccio. Per il momento quindi non si sa per quale motivo il nordafricano caduto nel Naviglio grande e ricoverato all’ospedale di Niguarda per la gamba rotta, avesse con sè 5mila euro, ma le indagini continuano.

Effetti della quarantena Covid 19

Gli effetti della quarantena sull’ordine pubblico sono molto interessanti. Da un solo episodio sono scaturiti ben tre indagini per reati differenti. Una rapina, un tentativo di sottrarsi ai controlli culminato con un volo nel Naviglio vuoto, una indagine per spaccio, e infine si aprono anche altre possibilità per altre indagini.

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In tempo di quarantena la droga a Milano circola più del coronavirus e tutti i disperati che prima erano nascosti dalla folla della metropoli, oggi sono allo scoperto. Più facili da portare alla luce, anche causalmente. Qyuella contro la droga e contro la microdelinquenza rimane però una guerra, all’interno della guerra contro il virus, difficile da vincere.

Nessuno ha spiegato cosa bisogna fare di queste persone che vivono al di fuori dalla legalità, che come tutti gli esseri umani mangiano ogni giorno, e che oggi hanno meno occasioni di rapinare rubare e ammazzare vendendo droga, che sono numerose, e che potrebbero, speriamo di no, diventare troppo pericolose.

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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