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Mascherine antivirus e coronavirus. I carabinieri ne hanno troppo poche

Lombardia. Il ministero della difesa non ha fornito abbastanza mascherine antivirus ai carabinieri che si trovano di pattuglia sulle strade della Lombardia. Non c’è una nota ufficiale ma una costatazione fatta in questi giorni da una fonte riservata. Eppure uomini e donne delle forze dell’ordine, insieme ai medici e al personale sanitario, sono le persone più esposte a prendere il virus in questi giorni. ( foto di repertorio)

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Intanto che infiamma la discussione fra l’assessore della sanità Giulio Gallera e il ministro Boccia perchè in Lombardia non sono arrivate le mascherine da distribuire alla gente e negli ospedali e quelle che sono arrivate sono oltretutto inutilizzabili (Giulio Gallera le ha definite carta igienica), si fa un’altra scoperta che ha dello sconcertante. I Carabinieri in forze in Lombardia non avrebbero ricevuto dalla loro linea di comando, che ha come capo il ministero della difesa, una dotazione di mascherine antivirus e guanti di dimensioni tali da metterli al sicuro mentre compiono il loro lavoro di soccorso alle persone in difficoltà.

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La notizia è trapelata da fonti non ufficiali ma la ho controllata con diverse fonti, e pare proprio che le mascherine siano consegnate alle pattuglie con il contagocce. Avrebbero invece dovuto essere i primi ad essere riforniti di mascherine e guanti ed essere loro, in quanto primo contatto sulla strada con la gente, in grado di sopperire alla distribuzione in caso di emergenza.
A quanto pare il governo di Roma continua a prendere la pandemia di Coronavirus e la situazione della Lombardia molto sottogamba, e crede ancora che il coronavirus sia solo una influenza.

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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