Cuty Firephants. Un elefantino contro le ustioni
Ha un cuore che arriva dal Canavese il simpatico elefantino Cuty Firephants, protagonista di un libro che ha lo scopo di sensibilizzare sul tema delle ustioni. Il libro è stato presentato al Cute Day 2020 il 2 febbraio presso il Sermig di Torino.
Il rivarolese Daniele Bollero, medico specialista in chirurgia plastica al CTO è il presidente di Cute Project, una associazione che opera, dal 2012, insieme a medici, infermieri e volontari, cura pazienti e forma operatori sanitari in Africa. Cute inoltre si occupa di prevenzione nelle scuole. lo scopo è tentare di evitare, attraverso l’informazione, incidenti ed ustioni. Organizza attività formative nelle scuole. Promuove il progetto “La plastica è per tutti”, all’Arsenale della pace del Sermig. Nel poliambulatorio Giovanni Paolo II fornisce prestazioni gratuite alle fasce più deboli della popolazione.
Cuty firepanths e la cura delle ustioni. Volontariato prezioso per il canavese
“È stato un piacere ed un privilegio partecipare alla presentazione del libro di Cuty Firephants e sapere che il Canavese e i Canavesani sono protagonisti di iniziative di volontariato preziose, come quella del dottor Bollero.” Lo ha detto il consigliere ingriese Andrea Cane, Vice presidente della Commissione Sanità, che ha rappresentato la Regione Piemonte la scorsa domenica alla presentazione del libro. “Sono un volontario anche io, la presentazione dell’attività di Cute mi ha letteralmente aperto il cuore: le foto dei pazienti curati, gli staff formati nei loro soggiorni e i bambini festanti usciti dal laboratorio con i loro camici verdi non possono lasciare indifferenti e sicuramente il concetto di ‘aiutare le persone a casa loro’ penso sia un obiettivo e un concetto non solo leghista, ma di tutte le persone di buonsenso che pensano ad un mondo dove le persone non debbano scappare o essere svantaggiate solo perchè nate in stati più poveri come quelli Africani”.
“Essere curati, o poter curare i propri concittadini, nel proprio paese d’origine penso sia un diritto universale. Senza nessun tipo di confine. Ben vengano, quindi, progetti che esportino non solo aiuti, ma anche progresso e formazione scientifica! A fronte di ciò ribadisco infine il mio impegno in prima linea affinchè la Regione continui a sostenere i bandi che permettono ai nostri medici di affrontare questi impegni di volontariato con forme di aspettativa retribuita”.
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