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Polemiche sull’incendio di Bruzzano. Prima l’impianto e poi le case

Fa ancora molto discutere l’incendio nell’impianto di stoccaggio di rifiuti che ha preso fuoco due giorni fa a Bruzzano. L’incendio di Bruzzano, cioè delle materie ceh si trovavano nel capannone, non si è ancora spento e la puzza e il fumo che hanno invaso la zona non si sono ancora disperse.

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Intanto, però si sono accese le polemiche e di cercano le responsabilità.  L’impianto della Nova è in regola, con le certificazioni necessarie all’attività, ma si trova in una zona ad alta concentrazione residenziale, si dice.

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Beppe Sala sull’incendio di Bruzzano

Questo ha spinto il sindaco di Milano, Beppe Sala a rilasciare una dichiarazione, durante un’intervista, sulla necessità di rivedere le allocazioni degli impianti, facendo quasi intendere che la colpa dell’esistenza dell’impianto di stoccaggio in zona residenziale fosse della Regione, “Con la quale” dice Sala” bisogna parlare di più”.

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incendio di Bruzzano: la mappa con visuale dall'alto
La mappa vista dall’alto del luogo in cui si è sviluppato l’ incendio di Bruzzano

I politici sull’incendio di Bruzzano

I consiglieri regionali del Movimento 5 stelle, in particolare il consigliere Stefano Buffagni ha mosso lo stesso appunto, parlando delle prove sull’inquinamento dell’aria ceh si stanno conducendo nelle ultime ore. “Intanto aspettiamo i risultati delle analisi poiché i fumi tossici dell’incendio sono nocivi per la salute delle persone ed in particolare dei bambini. La diossina è un nemico pericoloso da non sottovalutare. Non ci fermiamo, evitiamo le polemiche strumentali, ma sicuramente verificheremo la correttezza di avere un centro di quel tipo così a ridosso delle abitazioni e di un asilo”.

Impianto preesistente alle concessioni edilizie residenziali

L’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi mostrando la documentazione e i mappali dell’area al momento della concessione dell’autorizzazione all’impianto, 16 anni fa. In questi documenti si nota che l’urbanizzazione intorno a via Senigallia era davvero quasi inesistente. Quindi il problema si rovescia. Una volta fatto l’impianto di stoccaggio è stato il Comune di Milano a dare le concessioni edilizie residenziali che sono risultate troppo vicine all’impianto preesistente.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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