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L’assessore Carmela Rozza si arrabbia per gli striscioni con Sala Dimettiti

Milano Alla notizia dell’apparizione nella notte fra i 4 e il 5 luglio degli striscioni con le scritte “Sala Dimettiti”, l’assessore alla sicurezza del comune di Milano Carmela Rozza ha preso una posizione ferma.

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“La Polizia Locale sta raccogliendo tutti gli elementi utili per le indagini, comprese le immagini delle telecamere, e domani il Comandante Antonio Barbato depositerà in Procura una notizia di reato a carico di ignoti per le affissioni abusive di questa notte di striscioni firmati CasaPound. Per quanto riguarda invece il blitz della scorsa settimana in Consiglio comunale da parte degli esponenti di CasaPound, la relazione di servizio e le immagini dell’Aula sono state già consegnate alla Digos.

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Questi due episodi  a poca distanza l’uno dall’altro, denotano un’organizzazione e una strategia preoccupante che richiede una condanna netta da parte di tutte le forze politiche. In democrazia la libertà di pensiero è un diritto, ma il pensiero presuppone anche idee e proposte. In questo caso vediamo solo insulti: un tipico atteggiamento squadrista e fascista”.

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Dalli al fascio e dalli al comunista

Continua in questo modo, tra un “dalli al fascio” e un “dalli al comunista”, la lite fra i sostenitori del sindaco Sala e il suoi detrattori di Casapound. Le motivazioni della richiesta di dimissioni riguardano le azioni di Beppe Sala mentre era commissario a Expo, ma ormai pare che questo elemento sia stato dimenticato. Oggi invece è favorito invece uno scontro fra “presupposte ideologie”.

Un gruppo, Casapound, si diverte in modo particolare, al di là delle sue proposte o idee, ad imitare la simbologia del fascismo nelle esternazioni politiche, sapendo di esasperare e mettere in difficoltà chi si ritrova dall’altra parte. Carmela Rozza è infatti spesso contestata dagli esponenti del suo stesso movimento di estrema sinistra, perchè troppo dura con immigrati, sgombri di case occupate e, come in questo caso, non abbastanza “antifascista” e troppo morbida con Casapound.

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Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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