Aggressione xenofoba a Kiev: medico italiano riempito di botte
Kiev – Antony Donadio, medico e radiologo di Avellino che abita a Kiev ha lanciato la sua richiesta d’aiuto tramite il social media. Su Facebook pubblicata anche la foto del suo viso coperto di lividi.
“Aiuto, ho paura per me e per la mia famiglia. Mi hanno picchiato potrei essere picchiato ancora”. L’appello via social del medico irpino abitante presso Kiev Antony Donadio. Una foto inquietante: la faccia del medico irpino coperta di sangue e completamente gonfio dai lividi. Frutto della presunta aggressione subita dal medico radiologo di Avellino. Donadio racconta di essere stato aggredito nel sottopassaggio di piazza Maidan di fronte a diversi testimoni che non sarebbero intervenuti. Un’aggressione, secondo il medico, “frutto di xenobia. Già espressa nei suoi confronti”.
Riduzione unilaterale della vista
Per Donadio quarantacinque giorni di prognosi e significativa riduzione unilaterale della vista. Con conseguente lacerazione della cornea. La vittima ha riportato: “Ho rivisto il mondo praticamente con un occhio solo”. Secondo la testimonianza, Donadio sarebbe prima stato portato al commissariato della polizia locale. Dal quale si è allontanato alle 18 per raggiungere il pronto soccorso. Accompagnato dalla moglie. Il medico italiano ringrazia per l’aiuto: “Il cancelliere dell’ambasciata Andrea Villani. Un vero galantuomo e vero professionista. L’unico che ha preso a cuore e compreso la mia posizione. A lui dovrò sempre la mia piena riconoscenza”.
Consigli: “lascia Kiev”
Il post dell’uomo ha raccolto decine di commenti di parenti e amici. Molti consigliano a Donadio di lasciare al più presto Kiev. Lui risponde che tornare a Londra, dove è stato per diversi anni, è di lontana realizzazione . L’uomo aggiunge di temere ripercussioni anche per il suo bambino e la moglie. L’ambasciata italiana è stata mobilitata. Ora c’è anche chi, venuto a conoscenza della situazione di Donadio, ha contattato la Farnesina e il ministro Angelino Alfano affinché si degnino di rispondere. Pare proprio che i frutti del Maidan portino a questo, resta da attendere chi sarà la prossima vittima. Un altro regalo della democratica e filoeuropea Ukraina di adesso.
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