In carcere con l’accusa di possesso di armi un mercenario italiano pro ucraino
Sanremo – Valter Nebiolo arrestato dalla digos di Imperia per possesso di armi da fuoco e munizioni lo scorso 22 febbraio. Era apparso in un servizio televisivo di UaToday ( Ukraina Oggi). Ha combattuto per il governo ucraino contro la popolazione del Donebass.
Si chiama Valter Nebiolo ed è un imprenditore edile di 55 anni abitante a Sanremo. Qualche tempo fa, era stato trasmesso in tv un servizio televisivo che lo riguardava. Era stato pubblicato anche sul canale satirico chiamato : “ UaToday ( Ukraina Oggi)”. Il titolo del programma era più che eloquente: “Due italiani difendono l’Europa in Ucraina”. Il titolo più corretto sarebbe stato: “ Come due italiani si sono resi complici del genocidio della popolazione del Donbass, difendendo oligarchi e interessi delle democrazie gradite alla Merkel e ai suoi soci”. Ma tant’è! Si sa che ogni modo è lecito e gradito al regime di Poroshenko affinchè si creino nuovi eroi. Nuovi eroi per persone che trovano nella televisione di stato l’unico canale di accesso informativo. Nuovi eroi in quanto difensori di un’aggressione mai subita. Nuovi eroi che combattono il terrorismo. Dove sarebbe il terrorismo in Ucraina? Insomma, ogni regime che si rispetti ha bisogno dei suoi miti, peccato però che l’aurea positiva e romantica sia difficile da trovare in coloro che combattono per soldi.
Possesso di pistole e munizioni
Valter Nebiolo è stato posto in stato di arresto dalla Digos di Imperia. Il fermo è avvenuto il 22 Febbraio per possesso di pistole e munizioni. Le custodiva in un’autorimessa resa deposito per gli attrezzi da lavoro e anche presso la sua abitazione. Il giudice ha convalidato il procedimento di arresto svolto dalla polizia e, a fronte dei termini della difesa chiesti dall’avvocato Maria Josè Sciortino. Il processo per direttissima è stato rinviato alle prossime settimane. Per il momento ha l’ obbligo di dimora agli arresti domciliari, con divieto di uscire dalle 21 di sera alle 7 di mattina . Viene da chiedersi se ci sarà qualche mobilitazione per la liberazione di questo “eroe” in Italia, come al tempo se ne fecero per la torturatrice Nadia Savchenko.
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