Arrestata sindaca di Berga per indipendentismo spinto
Milano – Il vice presidente del consiglio di regione Lombardia Fabrizio Cecchetti ha espresso solidarietà alla sindaca di Berga, arrestata per aver esposto la bandiera catalana.
Ma le dobbiamo proprio sentire tutte a questo mondo. La Spagna, si definisce civile e si arrestato i sindaci perchè espongono la bandiera storica della loro nazione. “Assurdo, le idee non si arrestano”. Ha detto Fabrizio Cecchetti, ripetendo lo slogan utilizzato dalla Lega Nord nel 2014, quando si è battuta per la liberazione dei 35 indipendetisti veneti. Li avevano arrestati mentre dormivano, con l’accusa di essere dei terroristi e di aver trasformato una ruspa in un’arma letale. Le autorità italiane non hanno ancora oggi capito che i veneti non erano pericolosi terroristi. Stavano solo preparando un carro per la festa di San Marco. Nel caso catalano, la colpa gravissima è quella di aver esposto la bandiera catalana. Praticamente ladri e terrorismi islamici sono nulla di fronte ad un Sindaco, anzi, ad una sindaca, indipendentista. Cecchetti ha scritto una lettera di solidarietà alla prima cittadina catalana.
Crimine Elettorale
Montse Venturós, sindaca di Berga, cittadina a 80 km da Barcellona,è stata arrestata per un presunto crimine elettorale. Ha tenuta esposta la bandiera indipendentista catalana dal balcone del municipio durante due giorni di elezioni. “E’ assurdo che per la semplice esposizione di una bandiera il governo spagnolo decida di far arrestare un primo cittadino eletto dal popolo. Sembra di essere tornati alla dittatura di Franco, questa è l’ennesima dimostrazione di quanto la Spagna tratti la Catalonia come una colonia, non consentendo nemmeno l’esercizio di diritti basilari come la libertà di parola e di espressione.
Appena ho appreso la notizia ho scritto una lettera a Venturós, esprimendole la mia vicinanza e solidarietà per quanto accaduto, non si possono arrestare le idee”. Ha detto ancora Cecchetti, da sempre vicino alla causa indipendentista della Catalonia. Poi sprona la Venturós a non cedere e a continuare la propria battaglia, augurandosi che la vicenda dell’arresto si risolva positivamente e nel più breve tempo possibile.
La lettera a Montse Venturos, sindaca di Berga
Milano, 10 novembre 2016. Spettabile Sindaca di Berga. Ho saputo questa mattina la notizia del suo arresto per aver lasciato esposta la bandiera catalana sulla facciata del Municipio. Voglio esprimere la mia vicinanza e solidarietà per quanto accaduto. Ha osato continuare la battaglia indipendentista a difesa del popolo catalano. Una battaglia che ritengo giusta in nome della libertà e della sovranità del popolo che rappresenta, e che qui a Milano e in Lombardia guardiamo con molta attenzione.
Sono proprio in questi momenti di indiscutibile ed evidente tirannia statale, quando le forze governative centrali non permettono più nemmeno la libertà di espressione, che la lotta per la liberazione dalle catene spagnole non deve cedere né arretrare ma farsi più viva e accesa, risvegliando i cuori di chi non ha mai smesso di credere nel sogno indipendentista o di chi vuole ancora negare l’evidenza. La Catalonia deve essere uno Stato sovrano libero e indipendente dalla sudditanza dei governi e dei re spagnoli!Un affettuoso saluto. VISCA CATALUNYA LLIURE!
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