Gli intellettuali e la Grande Guerra. L’Ecoistituto a Inveruno
Inveruno – Mercoledì 2 novembre alle 21 in sala Virga, presentazione del libro “Gli intellettuali e la grande guerra.
Si tratta di un doppio volume firmato da Ecoistituto della Valle del Ticino, ANPI e comune di Legnano. Il testo vuol ripercorrere la storia della Grande Guerra, del 1915-18, attraverso la visione degli intellettuali, degli scrittori, degli artisti e dei politici del tempo. A confronto, le posizioni e le idee degli interventisti e dell’opposizione alla guerra. Il libro contiene le riflessioni di 15 autori del territorio. Presentano documentazioni sui motivi che portarono lo stato italiano a recedere dalla posizione di neutralità. Durante tutto il primo anno della guerra che aveva coinvolto gli altri stati Europei, il 1914, infatti, l’Italia era rimasta neutrale. Una neutralità assicurata e tradita poi all’improvviso che ribaltò probabilmente le sorti della guerra. Fu anche il momento in cui lo stato italiano si conquisto la reputazione di inaffidabilità. Fulcro della questione, che certamente sarà affrontato, le terre irredente. e, infine, l’annessione dell’austriaco Sud Tirolo.
La grande guerra e le motivazioni della seconda
Il libro sarà presentato in anteprima dal docente di storia all’ITIS Bernocchi di Legnano Giancarlo Restelli , Oreste Magni, dell’ Ecoistituto della Valle Ticino e da Elisabetta Bozzi, social dell’Associazione Nazionale Partigiani di Magenta. Si parlerà, probabilmente, quindi, anche delle motivazioni che hanno spinto a partecipare anche alla seconda guerra mondale. Storicamente si sa che le motivazioni della seconda guerra mondiale risiedono nelle irrisolte questioni della prima. Anche in quel caso, l’Italia entrò in guerra con un anno di ritardo rispetto agli altri Stati. Iniziò la guerra con un alleanza finendola in un’altra.
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