Omicidio Magnago. Debora Fuso vittima dell’ennesimo femminicidio
Magnago – Debora Fuso, la vittima dell’omicidio di Magnago, è l’ennesima vittima della violenza sulle donne.
Una ragazza solare. Così la descrivono gli amici e i parenti che in queste ore stanno riempiendo la sua bacheca Facebook di messaggi di cordoglio e di incredulità. Debora Fuso è la ragazza di 25 anni uccisa ieri dall’ex fidanzato sulle scale di casa, con 15 coltellate.
Lui, Arturo Saraceno, 33 anni, ha tentato il suicidio. Nelle prime ore sembrava in gravi condizioni, forse per la copiosa perdita di sangue. Una volta all’ospedale e medicato, le sue condizioni sono risultate molto meno gravi di quello che sembrava in un primo momento e nella notte è stato dimesso e trasportato in carcere dove, davanti al Pm Maria Cardillicchio, ha confessato l’omicidio di Debora Fuso. “Mi è partito un embolo” avrebbe detto al magistrato, quando gli è stato chiesto il motivo del gesto, per giustificare lo scoppio di violenza.
A quanto pare era la ragazza che si era recata a casa dell’uomo per un chiarimento dopo la fine del loro rapporto che durava da qualche anno e che si era rilevato piuttosto burrascoso. L’ennesima lite e l’uomo ha preso il coltello e ha rincorso la ragazza raggiungendola e uccidendola. Poi si è ferito da solo. Un embolo piuttosto lungo e che permetteva il ragionamento fino a pensare al finto suicidio, a quanto pare.
Speriamo che l’embolo gli impedisca di dire cose come ” mi aveva provocato”, concetto spesso usato come giustificazione da chi utilizza la violenza come mezzo di coercizione e di imposizione del prossimo, specie se donna.
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