Clandestini a Expo? No grazie
Milano – Ci sono 25mila famiglie di Milano e altre 600 di Rho in lista di attesa per avere una casa popolare. Tante sotto sfratto o che vivono in situazioni che vanno risolte al più presto, eppure il prefetto vuol dare gli appartamenti in cui vivevano i lavoratori di Expo ai clandestini.
Clandestini: questa è la parola politicamente scorretta che ha usato oggi Fabrizio Cecchetti, il vicepresidente del coniglio regionale Lombardo, nel suo intervento a proposito della scelta del prefetto di sistemare 500 clandestini nell’area di Expo. Mentre si valutano tutte le possibilità per sfruttare le aree già costruite di Expo dando un rilancio economico all’area, che migliorerebbe la vita anche a Rho, mentre si pensa alla costruzione di una cittadella culturale, un parco tematico il prefetto, emanazione di Roma ha deciso di portarci 500 clandestini, ed è proprio in questi giorni che si è scoperto che la città di Milano ha 25mila famiglie in attesa di una casa popolare. Rho, invece, ne ha 600 e l’area Expo non è a Milano, ma sul territorio di Rho. Il diritto alla casa dovrebbe essere uno di quei diritti di civiltà garantiti costituzionalmente ed è un dovere degli amministratori pubblici evitare che esistano lunghe liste di famiglie senza casa. Che si arrivi a dare la casa a 500 clandestini quando le famiglie sono ancora per strada è scandaloso.
“Altro che post Expo e tutte le belle parole che abbiamo sentito negli ultimi mesi sul futuro dell’ex sito espositivo! Il Governo Renzi, Giuseppe Sala e il prefetto di Milano stanno trasformando quell’area nella cittadella dei clandestini.” ha commentato dopo aver saputo dell’invio di 86 clandestini nel campo base dell’area Expo. “Ad oggi ci sono 86 persone ospitate nel campo base di Expo, tutti giovani uomini che non provengono da paesi in cui è in corso una guerra e che al termine dell’iter per definire il loro status, che dura mediamente un anno, verranno sicuramente dichiarati clandestini. Questi signori saranno liberi di muoversi dove vogliono e senza alcuna restrizione, il tutto a meno di un chilometro dal centro di Rho. Se dovessero accadere cose spiacevoli ai nostri cittadini sappiamo con certezza chi sono i responsabili di questa follia. A pieno regime il campo base potrà ospitare 576 richiedenti asilo e il solo mantenimento di queste persone costerà oltre 20mila euro al giorno, 7.5 milioni di euro all’anno. Soldi che verranno letteralmente buttati nella spazzatura: l’ennesimo schiaffo dato dal governo centrale ai nostri cittadini in difficoltà che attendono un alloggio popolare. La Lega Nord metterà in campo tutte le azioni possibili per evitare la permanenza dei clandestini e scongiurare l’arrivo di nuovi immigrati nel sito Expo. Vogliamo riconsegnare quell’area ai Rhodensi e ai Milanesi che ne hanno piene le scatole di essere trattati come sudditi da un governo che aiuta chi non ne ha diritto e abbandona i propri cittadini.”
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