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Curzio Maltese sindaco di Milano? La reazione di Pisapia

Milano – Le elezioni di Milano diventano sempre più problematiche per la sinistra. Sel, altri gruppi della sinistra alternativa, e una parte del Pd stesso hanno mal digerito la vittoria alle primarie di Giuseppe Sala, city manager dell’amministrazione Moratti e commissario di Expo, fortemente voluto da Renzi e si parla di una lista alternativa. Il candidato sindaco ha un nome forte, sarebbe il giornalista Curzio Maltese.

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giuliano pisapia gilberto rossiGiuliano Pisapia trema. Era riuscito, o pensava di essere riuscito, a convincere i suoi a comporre una lista Arancione a sostegno di Giuseppe Sala, proponendo la sua candidata alle primarie Francesca Balzani come capolista (e possibile vicesindaco). Invece pare che la vittoria di Giuseppe Sala, e il modo in cui ha vinto, con l’aiuto dei cinesi, non sia ancora stato dimenticato da Sel e dai componenti delle frange più estremiste, e numerose, della sinistra meneghina. In questi giorni, infatti pare che si stai formando una lista di sinistra con un suo proprio candidato sindaco, dal nome forte, simpatico agli alternativi, e con buone probabilità di portar via voti, specie nella situazione attuale: Curzio Maltese. Il giornalista di Repubblica ha il doppio vantaggio di essere conosciuto e apprezzato a sinistra per la sua attività di giornalista e di portare lo stesso cognome del famoso eroe dei fumetti disegnato da Ugo Pratt: Corto Maltese. Anche il suo nome ha assonanze con Corto. Se si aggiunge che si chiama Curzio, proprio come lo scrittore Malaparte, le doti politiche e comunicative del giornalista passano, suo malgrado, in second’ordine. Il suo è un nome pesante, che la gente ricorda, e che vede con simpatia. Sicuramente rappresenta un pericolo per l’unità sinistra, tale da compromettere le pur scarse probabilità di vittoria.

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Ed ecco oggi, infatti, la reazione di Giuliano Pisapia che vede in pericolo il difficile compito di far mandare giù alla sinistra non democristiana la candidatura di un uomo di destra. “Non mi risulta che si candidi. Uno deve raccogliere le firme, presentare una lista. Ma finora mi sembra che siamo ancora in anticipo rispetto a queste decisioni. Che ci sia una lista a sinistra che non faccia parte della coalizione è una cosa che ci si aspettava. E’ stato detto apertamente, chi sarà il candidato questo non lo so.” Dice parlando di Curzio Maltese. Su suoi sforzi per far accettare la candidatura di Giuseppe Sala ai suoi, invece, ha detto che: “considera fondamentale, per vincere le elezioni, la presenza all’interno della coalizione di una lista che guardi a sinistra, ad una sinistra aperta e capace di assumersi la responsabilità di governo, capace di fare scelte coraggiose, di non guardare indietro ma di guardare avanti.”
Uno sforzo non da poco ma che fa sorridere. Il fatto stesso che indichi la sua lista arancione come l’unica che guarda a sinistra dice già che la lista e la coalizione che sostiene Giuseppe Sala, guarda al centro destra e che non ha le caratteristiche per essere votata dalla sinistra. Ed è certo che la consideri fondamentale. Senza gli antagonisti e Sel, il PD non vince le elezioni.
E’ divertente anche constatare che a Milano, per avere qualche chance di vittoria dopo i 5 anni di Pisapia, la sinistra ha dovuto candidare un uomo di centro destra.  Ma a questo punto, se i milanesi vogliono votare centro destra perchè non ne possono più degli arancioni e della sinistra, voteranno Stefano Parisi, che sarà supportato da consiglieri e assessori di centrodestra, fra cui Matteo Salvini.

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Per chi è fuori dai mal di pancia della sinistra e di Sel è già piuttosto divertente vedere le rivoluzioni e le evoluzioni che fa Gilberto Rossi, consigliere di verdi e Sel  a Ossona, piccolo comune della provincia di Milano. Invece di fare la rivoluzione planetaria e amientale, sta facendo la rivoluzione degli striscioni. Toglierà le scritte contro l’expo che cementifica, e si prepara a trovare la giustificazione per gridare “viva expo e viva il commissario unico che non ha presentato i bilanci ma che si presenta come sindaco per il PD e per Sel” oppure sta preparando gli striscioni per inneggiare a Corto Maltese?  Si, a Corto Maltese, non Curzio Maltese, perchè diciamocelo, con un filo di ironia, Gilberto Rossi, i verdi e “Sinistra e libertà” hanno più affinità con i fumetti che con la politica.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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