Primarie del PD. Candidato Sala cinese
Milano – Alle primarie del Pd per scegliere il candidato sindaco di Milano per il centro sinistra ha vinto Giuseppe Sala. Non era così contato. Al secondo posto, con non troppi voti di differenza, Francesca Balzani, appoggiata dal sindaco uscente, Giuliano Pisapia. A votare si sono recati molti cinesi, c’è stato un appoggio al candidato renziano da parte del presidente Francesco Wu, che avrebbe così decretato la vittoria di Giuseppe Sala. Matteo Salvini ha commentato lanciando un messaggio sul suo profilo Facebook.
La battuta sui cognomi, quando non è cattiva, ci sta sempre, ma ‘Sala Cinese’ non l’ha inventata Matteo Salvini. Il suo commento su Facebook è stato invece molto serio e composto.”Primarie PD a Milano, vince Sala coi soldi di Expo e i voti dei Cinesi. Poteva vincere chiunque, non è un problema. Le proposte della Lega e del centrodestra per Milano sono concrete, pulite, moderne, sicure: vinceremo. Non ho paura degli altri, so che la nostra città merita di più! “
Trovo il gioco di parole ‘Sala cinese’ molto divertente, visto quello che è successo. Spero che Giuseppe Sala non se la prenda. Sui circa 55mila voti espressi, Giuseppe Sala ne ha presi circa 24mila mentre alla candidata sostenuta dal sindaco uscente Giuliano Pisapia, Francesca Balzani, sono andate circa 21mila preferenze.
A ruota gli altri candidati, con l’assessore Pierfrancesco Maiorino che ha preso circa 14mila preferenze, e Antonio Iannetta che ne ha contati circa 500.
Il fatto che Francesca Balzani abbia preso una manciata di voti meno di Beppe Sala e che questo abbia vinto le primarie del PD con il solo 42% delle preferenze fa supporre che sia stata proprio la forte partecipazione della comunità cinese a permettergli di vincere.
Come succede in questi casi sono immediati i distinguo, che arrivano specialmente dall’interno dello stesso PD. C’è stato chi ha fatto notare che il 58% dei votanti del PD non vuole Giuseppe Sala come sindaco e chi ha preferito lamentarsi del sostegno cinese al commissario unico di Expo.
Certo che le contraddizioni interne al PD lasciano sempre senza parole. Sembrano quasi scherzi del destino. Nella coalizione di sinistra Sel (sinistra e Libertà) è il partito più a favore all’immigrazione selvaggia, quella che vorrebbe dare il diritto di voto a tutti, anche agli immigrati clandestini, ed è anche il primo a lamentarsi del fatto che l’avversario del loro candidato ( Francesca Balzani) è stato eletto perchè un folto gruppo di cinesi è andato a votare alle primarie del PD, mentre i più forti oppositori di Expo, quelli che gridavano ogni momento ‘al fallimento’, il PD e la sinistra dem, sembrano felicissimi di trovarsi come candidato alla poltrona di sindaco proprio il commissario unico di Expo.
Giusseppe Sala, in un intervento a RTL di questa mattina, apparso poi come articolo sul Messaggero, ha definito sciocca la polemica sui voti cinesi alle primarie PD dicendo che, “Se in America tutti vanno a votare per Obama è una grande festa della democrazia, qui noi ricordiamo che abbiamo un 20% di immigrati e hanno votato il 4%. Io la vedo al contrario, mi augurerei che andassero sempre di più, questa è una polemica pretestuosa e ci ho visto un po’ di atteggiamento razzista che non ha nulla a che fare con una città come Milano. Bisogna andare avanti e questa città ha sempre trovato la sua forza nell’immigrazione, prima da sud, ora dal resto del mondo, ma così è”.
Speriamo che il nuovo candidato del PD, Giuseppe Sala , capisca che è necessario fare attenzione alla matematica, perchè Milano ha circa 1 milione e 344mila abitanti. Secondo le sue parole, il 20%, cioè circa 268mila persone sono immigrati, e 10.752 di questi sono andati a votare alle primarie del PD. Quindi pare proprio, dalle sue stesse parole, che se la comunità cinese non fosse andata a votare, Giuseppe Sala avrebbe perso rovinosamente le primarie del PD a favore di Francesca Balzani.
Inoltre, se hanno votato 55mila persone residenti a Milano, e quasi 11.mila erano cinesi, vuol dire che il 20% dei votanti erano stranieri (più che altro cinesi) e solo il resto milanesi. Dovrebbe poi preoccuparsi che se il 20% degli stranieri residenti a Milano sono andati a votare alle primarie del Pd, non ci è andato il 96% dei milanesi. Al momento, Giuseppe Sala rappresenta solo 4,1% dei milanesi e, di questi, solo il 2,3% ha votato per lui.
C’è anche un altro particolare che colpisce. In una intervista al Giorno, Francesco Wu, presidente dell’Unione imprenditori Italia-Cina e proprietario di un ristorante a Legnano, non ha fatto mistero di aver fatto propaganda per convincere i suoi connazionali a votare alle primarie PD. Alla fine, se seguono le regole della democrazia e se il loro è davvero un voto libero e informato, io non riesco a vedere nulla di male in un cinese che vota. Anzi, spero che prendano l’abitudine alla democrazia anche in Cina. Chissà mai che diventino un po’ meno comunisti e un po’ più libertari e magari anche un po’ leghisti, man mano che si integrano con i lombardi, come è successo a chi, in Lombardia, è arrivato dal sud.
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qui il problema è la matematica. Sala avrà detto davvero che il 4% degli stranieri di Milano è andato a votare alle primarie?.