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Furto in casa del Gibo che dà la colpa ai gufi

Ossona –  Le ultime notizie dal consiglio comunale del 7 gennaio a Ossona:  Gibo ha chiesto chi aveva chiamato i carabinieri la notte del 16 agosto e quali rapporti ci siano tra l’amministrazione comunale e il comitato Ossona Sicura, ha ricordato lo scherzo di novembre, ha rilevato che era presente anche il figlio del sindaco (ma dai!), ha dichiarato che sono stati dei gufi, perchè lo scorso 12 dicembre ha subito un furto in casa, e i ladri gli hanno portato via tutto (olè!). La polizia locale ha risposto che non è stata in grado di appurare chi ha chiamato i carabinieri e quindi non sa nulla di Ossona sicura (olapeppa!). Per le spiegazioni (e le risate) migliori, continuate a leggere.

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conscomunale2Certe volte il consiglio comunale di Ossona prende aspetti  grotteschi, a metà strada tra telenovela e parodia, e quello dello scorso 7 gennaio è stato forse l’esempio migliore degli ultimi anni. All’ordine del giorno è stata discussa un’interrogazione presentata lo scorso agosto 2015 dal consigliere comunale Gilberto Rossi (verdi, Sel e 5stelle).
L’interrogazione chiedeva di individuare chi aveva chiamato i carabinieri la notte del 16 agosto 2015, dopo la serie di furti di cui abbiamo parlato negli articoli Ladri sfondano le vetrine di negozi di notte a Ossona e A Ossona e Magenta le vittime dei ladri di Ferragosto, e di appurare se chi li aveva chiamati faceva parte di Ossona Sicura. Chiedeva anche in che rapporti fosse l’amministrazione comunale con il comitato. Non so cosa abbia spinto l’amministrazione comunale a mettere nell’ordine del giorno questa vecchia interrogazione. In Consiglio, il sindaco ha detto che se la erano dimenticata, ma l’impressione che ho io è che volessero ravvivare il clima intimidatorio vissuto a Ossona durante tutto il 2014 e il 2015, quando alcuni residenti di Ossona crearono il comitato Ossona Sicura per organizzare il controllo di vicinato, nonostante l’assessorato alla sicurezza, il sindaco e l’amministrazione comunale della lista Incontro fossero contrari. Poi devono aver scritto la risposta per abbassare i toni in seguito a quanto successo in piazza Litta il 5 gennaio 2016. Video intervista dopo l’aggressione 

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Per dirla tutta, il clima intimidatorio è stato creato tutto a mio uso e consumo. Sono considerata l’ispiratrice del gruppo di cittadini che chiedono una maggiore sicurezza in paese e vorrebbero che l’amministrazione comunale sostenesse Ossona Sicura per risolvere il problema dei furti in casa. Inoltre, su cronacaossona, ho dato la notizia di diversi furti in casa e di altri reati che avvengono in paese.
“Il capoarea del servizio” ha detto il sindaco Venegoni intendendo con questo il vicecomandante Pianura “dichiara che non si è stati in grado di  identificare chi ha chiamato i carabinieri e quindi è impossibile stabilire se vi è un collegamento con Ossona Sicura”.

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E’ risaputo che, nella notte del 16 agosto 2015, i carabinieri furono chiamati dal presidente del libero e totalmente legale Comitato di cittadini Ossona Sicura, che si attivò anche per avvisare tutti i componenti del Gruppo Facebook Ossona Sicura e tramite il gruppo whatsapp “Tutti per uno”, in modo che chi poteva desse una mano alle vittime del raid di furti a risistemare le vetrine sfondate e nel raccogliere informazioni da comunicare ai carabinieri. In pratica, con quella risposta il sindaco ha letto un documento in cui il capoarea Francesco Pianura ha dichiarato l’inefficienza della Polizia Locale nello scoprire la cosiddetta “acqua calda”.
Nel punto seguente, invece, il sindaco ha detto la verità. Grottesca era la domanda. “L’amministrazione ha un collegamento con il comitato Ossona Sicura?” Dai banchi della maggioranza hanno urlato dei “No”. Gilberto Rossi si era dimenticato che la mozione del riconoscimento di Ossona Sicura e per il controllo di vicinato era stata bocciata? Eppure aveva votato contro anche lui! Ne avevamo parlato anche noi negli articoli Mercoledì consiglio comunale a Ossona e Chi ha votato contro la sicurezza?

L’integrazione dell’interrogazione su Ossona Sicura, lo scherzo di Halloween, e il furto in casa Rossi

Non è però finita. Gilberto Rossi ha chiesto di integrare l’interrogazione con altre domande e così è tornato alla ribalta lo scherzo dei membri della leva del 1987, Samain o Halloween, cioè quando al Gibo brucia il didietro… . Gilberto Rossi ha chiesto se il Sindaco era al corrente del falso allarme causato dalla sceneggiata del finto furto, dal momento che suo figlio era presente alla festa di leva incriminata (Ah si? Ma dai!) e poi ha aggiunto “che poi hanno anche gufato perchè il 12 dicembre, quando siamo rientrati, abbiamo trovato la porta aperta e ci avevano rubato tutto. Per questo, come Cambiamo Ossona, chiediamo una commissione sicurezza.”
La risposta del sindaco è stata che suo figlio, di 28 anni, è maggiorenne e responsabile delle sue azioni, che non si parlano molto in casa e quindi non lo ha messo al corrente di quanto successo alla vigilia di Halloween.
Però bisognerebbe spiegare a Gilberto Rossi, e agli altri consiglieri che hanno votato contro il riconoscimento dei gruppi di controllo di vicinato, che non si tratta di Gufi: in casa sua sono entrati dei ladri, esattamente gli stessi che entrano nelle case degli altri ossonesi, quelli contro cui lui ha votato e che volevano lavorare organicamente all’amministrazione comunale per difendere le case di tutti, anche la sua, dalla piaga dei furti in casa.
Non aggiungo nulla. Suppongo che chi legge con assiduità CronacaOssona possa avere un’idea dei miei pensieri nel momento in cui ho avuto la notizia del furto in casa Rossi. Non ho però goduto. La situazione di Ossona è troppo grave per essere divertiti nell’assistere a questi spettacoli.

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Le Interrogazioni del cons. Sergio Garavaglia sulle “opere abusive” in Villa Bosi e la Proloco Morus Nigra

Dato che tutto il gruppo consigliare SiAmo Ossona non era presente al Consiglio Comunale, le interrogazioni presentate dal consigliere Sergio Garavaglia non sono state lette e non è stata data risposta orale. Le interrogazioni riguardano il sopralluogo dell’intendenza delle Belle Arti in villa Bosi nel 2009, cui ero presente anche io, quando ero consigliere comunale capogruppo Lega Nord, e si chiedeva se le indicazioni dell’intendenza fossero state seguite. Un vero peccato. A causa dell’articolo che parlava di queste interrogazioni, Quel brutto pasticciaccio della proloco Morus Nigra in Villa Bosi, sono stata aggredita davanti a tutti, in piazza, lo scorso 5 gennaio, e ora non ho potuto nemmeno conoscerne il motivo. Un vero peccato perchè sono molto curiosa riguardo a quella vicenda. Adesso più che mai. Comunque, se sarò ancora viva quando arriveranno le risposte, le condividerò con voi lettori.
E, ricordate! A Ossona, non succede mai niente. (Foto di Francesco Maria Bienati)

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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