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Carabinieri Ghostbuster e il fantasma della casa di riposo

Per qualche settimana, nei mesi fra luglio e ottobre, i carabinieri della stazione di Pavia si sono trasformati in ghostbuster. 

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. Carabinieri Ghostbuster e il fantasma della casa di riposo - 27/11/2018

Hanno infatti dato la caccia ad un ladro che nelle telecamere delle due case di riposo in cui avvenivano i furti si travestiva da fantasma, infilandosi un passamontagna nero e coprendosi con un lenzuolo. Viste le immagini delle prime telecamere, però, i militari ne hanno aggiunte altre, in punti strategici, e hanno colto sul fatto il ladruncolo. Proprio mentre indossava il suo travestimento.

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Recuperati tanti frammenti di storia pavese

Importante, storicamente, il bottino recuperato. Si tratta infatti di documenti storici, alcuni risalenti al 1600. Lettere, proclami, mappe catastali, elenchi ereditari e faldoni con la registrazione dei nomi di bambini che erano stati cresciti negli orfanotrofi della città, oltre a due dipinti ad olio su tela risalenti al 1700. I due quadri ovali sono di pittore ignoto, ma la loro fattura e bellezza ne permette la valutazione intorno ai 16mila euro. Uno è una raffigurazione di San Francesco Saverio, l’altro l’adorazione dei magi. Il terzo dipinto, non ancora ritrovato, raffigura l’annunciazione. Ad accorgersi dei furti, il responsabile dei servizi alla Persona del Comune di Pavia. Nelle due case di riposo sono infatti riposti in archivio, numerosi beni e documenti storici derivanti dai conventi della città.

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Il fantasma

Il fantasma era in realtà T.R. un operaio 50enne, pavese, della cooperativa che si occupa dei servizi logistici di due case di riposo di Pavia, la Santa Margherita” e il “Pio Albergo Pertusati”. L’uomo, la notte, si travestiva da fantasma per trafugare documenti e quadri preziosi. Poi li rivendeva, per pochi euro, ad un pensionato 67enne di San Giorgio Lomellina, Z.M.

Il pensionato è un appassionato di antiquariato e usava la sua cascina sulle sponde del fiume per riporre e nascondere quanto prelevato dagli archivi. Poi, a sua volta, il pensionato li rivendeva nei mercatini e online.
Z.M. e T.R.  sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto aggravato, ricettazione e detenzione illegale di armi. Infatti fra gli oggetti ritrovati c’era anche una 1 carabina ad aria compressa, priva di matricola, e una baionetta.

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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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