Gazebata Lega Nord Ticino a sostegno di Massimo Garavaglia
Legnano – La Lega Nord Ticino non ci stà. Non ammette che uno degli uomini di punta dell’altomilanese sia sottoposto ad attacchi indecorosi. Nonostante il clamore mediatico intorno a Massimo Garavaglia sia quasi finito, i leghisti hanno organizzato, per questo week end e per il prossimo, una gazebata. Servirà a sostenere Massimo Garavaglia e a spiegare quali sono le considerazioni della Lega nord sull’indagine di cui è oggetto. Non solo. La gazebata promuoverà la manifestazione che porterà tutti quelli che vogliono liberarsi del peso del governo Renzi a Bologna, l’8 novembre.
L’assessore Massimo Garavaglia ha deciso la sua posizione ufficiale. Quella di considerare l’avviso di garanzia per quello che è. L’avviso a tutela di chi sottoposto a delle indagini. Ha dichiarato anche che rifarebbe la telefonata a Mario Mantovani per segnalare il problema rilevato dall’associazione di volontariato Croce Azzurra Ticinia Onlus. Cioè l’impossibilità per le piccole associazioni di volontariato, con statuto di vecchio tipo, di partecipare al servizio di competenza della Asl. Il segretario provinciale della Lega Nord, Andrea Bartolini, ha comunicato ai giornali l’iniziativa della gazebata di sostegno a Massimo Garavaglia. Ha fatto presente che l’essere indagato potrebbe diventare una nota di merito. Specie quando succede perchè si è voluto aiutare una associazione di volontariato.
“Siamo arrivati al punto che, quando la Politica risponde ai problemi della nostra gente con fatti concreti, divenendo una risorsa e non una casta di privilegiati, allora questa Politica e, soprattutto, questi Politici, risultano scomodi e vanno perseguiti”. Il gazebo è uno dei modi usati, da più di 25 anni, dalla Lega Nord per parlare, viso a viso, con la gente. Come l’ufficio il piazza. Il metodo migliore per rompere le uova nel paniere a chi possiede l’informazione.
Contro la legge Fornero
Negli stessi gazebo sarà possibile prenotare un posto sul pullman che partirà alla volta di Bologna l’8 di novembre. Si andrà a manifestare contro la legge Fornero. Contro le tasse troppo alte e contro l’immigrazione selvaggia e assistita dal governo. La manifestazione si rivolge a tutti quelli che sentono il desiderio di vivere in un paese normale. Ha un nome che è nel contempo un’accusa a Renzi e una speranza per la gente. Liberiamoci e Ripartiamo.
Sarà, infatti, molto difficile pensare ad un futuro con il livello di tassazione e centralismo imposto dal governo Renzi.
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