San Francesco patrono dimenticato. Sarà perchè amava le bestie?
San Francesco d’Assisi è il santo più amato e nel contempo rinnegato fra tutti. C’è chi ne esalta l’amore per la povertà e chi quello per gli animali. Chi lo considera un esempio ( da consigliare ad altri) chi lo assume a modello di vita. Chi si lascia commuovere dal romantico film di Franco Zeffirelli Fratello Sole Sorella Luna, una vera opera d’arte, e chi si fa trasportare dalla famosa canzone cantata da Claudio Baglioni. Pochi, però, conoscono la figura rivoluzionaria, libera e critica di Francesco, un vero Che Guevara del medioevo. E’ il patrono d’italia. Tutti se ne dimenticano
Nonostante sia considerato il patrono d’Italia, il suo esempio non è molto seguito. Scelte di povertà e ribellione pacifica alle ingiustizie non sono molto gradite al potere di oggi come non lo erano a quello del medioevo, e così oggi praticamente nessuno al governo si è ricordato ufficialmente della ricorrenza. Nei luoghi in cui è nato e ha vissuto San Francesco, ad Assisi, si è recata una folta delegazione della Lombardia, composta anche dal governatore Roberto Maroni, dall’arcivescovo di Milano Angelo Scola e dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che hanno presenziato alle celebrazioni e donato l’olio per la lampada ardente della tomba del santo.
San Francesco è ricordato anche per essere il patrono degli animali, e qualche tempo fa Matteo Renzi ha dato delle bestie a tutti quelli che non hanno le sue idee in tema di immigrazione clandestina. Forse per questo che il governo Renzi, considerata la cattiva opinione che ha delle bestie, non va molto d’accordo con San Francesco.
Dopo parecchio tempo, una volta ristabilito, aveva deciso di recarsi a Gerusalemme come cavaliere crociato. Arrivato a Spoleto, però, dovette rinunciare alla missione perché si era nuovamente ammalato. Tornato ad Assisi, in pochi anni aveva maturato la vocazione che poi lo portato a fondare uno degli ordini monastici più importanti: i francescani.
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