Sparatoria alla veglia funebre a Buscate
Buscate – mercoledì 12 agosto, verso le 18 e 45, due fratelli, Giacomo e Francesco Cristello, hanno litigato durante la veglia funebre del padre Carmine, morto per un infarto a 76 anni. Durante il litigio, avvenuto dopo il rosario, in via Madonna del Carmine, Giacomo, il più anziano dei due fratelli e titolare di un bar a Buscate, ha estratto la pistola e ha sparato al fratello minore. Francesco, 41 anni, ferito ad una gamba, è stato immediatamente medicato all’ospedale di Cuggiono e non sembra essere in pericolo di vita.
Dall’ospedale è partita la segnalazione ai carabinieri. Giacomo attualmente ha fatto perdere le sue tracce. Il funerale di Carmine Cristello è stato celebrato ugualmente, il mattino di giovedì 13 agosto, seguito dagli altri parenti e presidiato da due pattuglie dei carabinieri.
Sembra, da quello che si racconta in paese e il sito corrierealtomilanese che i dissidi fra i due fratelli durassero da molti anni. Pur essendo nati e cresciuti a Buscate, sembra che Francesco fosse tornato a vivere in Calabria ed era tornato a Buscate per il funerale del padre.
Carmine era recentemente salito alle cronache dei giornali per aver tentato di ritrovare altri due figli, avuti da una donna tedesca mentre si trovava in Germania, da giovane, per lavoro, e poi dati in adozione dai servizi sociali tedeschi.
Se si rimane un po’ sconcertati dal fatto che un figlio si rechi armato alla veglia funebre del padre basta consultare internet per inquadrare la vicenda. Pubblicato dal Il Giornale del 20 luglio 2005 vi è infatti il racconto di due tentati omicidi che vedono coinvolto, fra gli esecutori, un certo Giacomo Cristello di Buscate, appartenete alle cosche della drangheta crotonese già noto per essere sospettato della gestione del traffico di droga nel castanese e per alcune rapine effettuate in provincia di Alessandria insieme da altri suoi colleghi, indicati solo con le iniziali. La vittima designata era un loro ex amico colpevole di uno sgarro. Mentre progettavano il primo tentativo di omicidio, i 5 furono intercettati dalle forze dell’ordine a Magnago con l’automobile piena di armi e proiettili e furono arrestati. La seconda volta riuscirono invece a organizzare un agguato alla loro vittima designata e a ferirla gravemente. Furono nuovamente arrestati.
Io spero sempre nei casi di omonimia, ma se il Giacomo Cristello che è andato armato al funerale del padre e ha sparato al fratello minore è lo stesso che ha compiuto rapine e ha partecipato al sanguinoso agguato del 2004 in questo momento le strade dell’altomilanese dovrebbero essere piene di posti di blocco delle forze dell’ordine e i cieli di elicotteri della polizia che cercano Giacomo Cristello per arrestarlo a meno che, ovviamente, non lo abbiano già arrestato. Anche Buscateblog parla della vicenda, dando altri particolari sugli intrecci di questa famiglia. Ogni fonte ne racconta un pezzo, tentando di essere il più distaccati possibile, ma se si mettono insieme tutte le fonti, il quadro che ne risulta è piuttosto inquietante. (Fonte notizia: corrierealtomilanese)
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