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La vera Pontida di Matteo Salvini

Negli ultimi due giorni si sono sprecate notizie e commenti sui giornali sulle ruspe e sul raduno di Pontida della Lega Nord, sull’intervento di Matteo Salvini e sul congresso federale del 20 giugno. Dai Media, a parte che da Radio Padania libera, non ha avuto risalto, agli occhi di chi non ha potuto essere fra i 50 mila che occupavano il prato del giuramento dei Lombardi, la linea politica che il segretario federale Matteo Salvini ha dato da seguire per l’anno in corso.

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La vera Pontida di Matteo SalviniTre i punti interessanti: Matteo Salvini ha girato la ruspa e l’ha rivolta nella direzione del governo Renzi, ha dato indicazioni precise sulla gestione delle sezioni della lega nord, e ha richiamato le persone alla fratellanza e alla serenità all’interno del Movimento e a cercare di coinvolgere chi è più bravo di noi. E dal palco, con la solita calma, ha lanciato un richiamo preciso a non permettere atteggiamenti da intrallazzoni e democristiani. Si deve essere un movimento che si pone concretamente a difesa della gente e dei loro diritti, con le sezioni aperte a tutti quelli che vogliono entrarvi senza escludere nessuno. Un bel discorso che ha richiamato noi leghisti a ciò che siamo e a ciò che abbiamo costruito: un movimento rivoluzionario. E per fare la rivoluzione bisogna essere molto uniti.
In tutta la campagna elettorale per le elezioni regionali e per le amministrative, complice una frase lanciata lì quasi per caso, la protagonista è stata la ruspa.

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Il suono corto della parola, con cui è facile intonare i cori, oltre al fatto che la situazione creata da zingari e campi rom non la sopporta più nessuno, han fatto in modo che il grido “Ruspa, ruspa” abbia echeggiato ad ogni passo che faceva il segretario federale, accompagnandolo fino alla vittoria completa. Oggi però l’obiettivo è un altro: c’è da battere il governo Renzi e la ruspa la si è rivolta verso l’obiettivo principe. Salvini è stato molto chiaro su questo rispondendo ad un ascoltatore di radio Padania libera lunedì mattina. L’ascoltatore lo criticava perchè aveva cambiato la direzione della ruspa prima di piallare i campi rom (vuoti). “Dobbiamo andare al governo perchè dall’opposizione si può proporre di spianare i campi rom, ma se sei in maggioranza lo fai.” Quindi non si è trattato di girare la Ruspa in altre direzioni, diverse dai campi rom, ma di portarla ad abbattere il primo ostacolo che si trova sulla strada del risanamento delle situazioni di illegalità continuata, il governo Renzi. Siamo qui per Vincere, è lo slogan scelto per Pontida.Le Ruspe di Matteo Salvini da Pontida verso il Governo Renzi

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La Linea della Lega Nord di Matteo Salvini a Pontida: essere una comunità aperta

matteo salvini a pontida youtubeNel discorso di Matteo Salvini alcuni passaggi fondamentali sono sfuggiti ai Media ma non ai militati leghisti. L’invito a prendersi per mano, a non andare a casa senza aver scambiato il numero di telefono con il militante a fianco, non erano solamente un invito generico all’unità del movimento. Sono l’indicazione di una linea politica interna da seguire. Gli esperti, quelli che da anni vivono il movimento, sanno che esiste un solo modo per evitare di dare spazio all’insicurezza durante una battaglia in cui si va all’attacco, come quella che la lega nord si sta preparando ad affrontare.
L’arma da usare è la fiducia uno nell’altro e la possibilità di un continuo contatto fra militanti di ogni sezione e ogni comune. Aprire le sezioni a tutti, specialmente a quelli che sono capaci di fare. “Non allontanate chi sa fare per paura che vi portino via il posto da assessore o da sindaco.
Bisogna anzi cercare proprio avere in sezione le persone capaci di fare per far crescere la Lega Nord.”

Nota della redazione
I giornalisti di Co Notizie News Zoom lavorano duramente per informare e seguono l'evoluzione di ogni fatto. L'articolo che state leggendo va, però, contestualizzato alla data in cui è stato scritto. Qui in basso c'è un libero spazio per i commenti. Garantisce la nostra libertà e autonomia di giornalisti e il vostro diritto di replica, di segnalazione e di rettifica. Usatelo!Diventerà un arricchimento della cronaca in un mondo governato da internet, dove dimenticare e farsi dimenticare è difficile, ma dove la verità ha grande spazio.
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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