Umberto Bossi: la visione del futuro e i progetti della Lega Nord
Venerdì scorso al ristorante le Querce alla cena della sezione della Lega nord ha partecipato Umberto Bossi.
Al di là della serata pura e semplice che merita una cronaca anche solo per il fatto che come al solito Massimo Pastori, il proprietario del ristorante Le Querce, e i suoi cuochi sono stati eccezionali e hanno costruito un menù abbondante, raffinato e buonissimo, si è trattato, per Ossona di un momento epocale. Umberto Bossi è il secondo statista che viene a Ossona. L’ultima volta era stato solo un passaggio di sfuggita da parte di Mussolini che, raccontano, aveva inaugurato la torre dell’acquedotto. Dopo di allora, nessun altro grande uomo di Stato ha messo piede a Ossona fino all’arrivo di Umberto Bossi.
Questo non lo può negare nessuno: Umberto Bossi è stato, ed è tuttora, uno dei più grandi rivoluzionari e uno dei grandi uomini di Stato della storia dell’intera Europa. E’ quello che ha messo il germe della libertà nella testa di tante persone e lo ha coltivato, aspettando che crescesse, fino ad oggi. Lì, alle Querce di Ossona, si è sentita ancora serpeggiare quella parola magica che tocca i cuori dei leghisti, anche di quelli più realisti e pratici, avvezzi a misurarsi con la real politik: la secessione.
Perchè Umberto è la secessione, Umberto è la Padania libera, anche se sospetto che abbia scelto la linea della serata e di una parte dei suoi discorsi ai militanti, quando ha visto che al muro della sala verde c’era il vecchio striscione fatto fare per Ossona dalla sezione di Marcallo con Casone ( che allora comprendeva molti comuni) e che aveva campeggiato sulla spiaggia di Balossa Bigli il 15 settembre 1996.
L’altra parte delle dichiarazioni di Umberto Bossi, quelle rese in pubblico, hanno avuto un contenuto più diretto alla situazione politica attuale. Il senatore, infatti, calibrando con molta attenzione le parole e senza alcun tipo atteggiamento polemico o di contrapposizione sulla linea data dal segretario federale Matteo Salvini, ha però espresso qualche dubbio sulla tattica, che distingue dalla strategia. Non ha messo in dubbio il successo di ciò che Salvini sta facendo, anzi. Però la sua preoccupazione sembra essere spostata sul lungo periodo e ha delle perplessità su possibili alleanze con alcuni centralisti. Ha detto che non ha ancora ben chiara la strategia e il fine del prendere una barcata di voti, che non gli è chiaro cosa si voglia fare dopo aver sicuramente vinto.
Ad alcune delle perplessità di Umberto ha indirettamente già risposto Matteo Salvini che ha spiegato ultimamente che la Lega Nord si propone come forza di governo in alleanza con il movimento della Leghe dei popoli del sud, e che questa alleanza è fondata su un progetto. Sapendo come si muovono gli uomini della Lega nord è facile capire che la scelta strategica di promuovere un nuovo Movimento al centro sud sia dovuta al credito messo in essere con la concessione di 100mila voti alla Lega Nord per le Elezioni Europee del 2014.
La lega Nord paga i suoi debiti, e se 100mila persone si sono fidate a dare il loro voto, è anche giusto che questo voto abbia un ritorno e ci si dimostri degni della fiducia concessa. La serata con Umberto Bossi è stata come sempre istruttiva e piena di sorprese, come ad esempio, l’arrivo a fine serata del vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti, e l’inversione dell’ordine degli interventi che ha stravolto la normale etichetta creando un po’ di confusione. E’ successo quindi che il segretario di sezione abbia parlato per ultimo e Umberto Bossi per primo.
L’intervento del segretario della sezione Italo Baietta non è stato politico, non ha toccato nemmeno uno dei punti di Ossona. Si è rivolto al suo settore, l’agricoltura, e non ha fatto accenni nè a Ossona nè a Casorezzo. La motivazione di questa scelta è facile da intuire. Alla serata erano presenti anche il sindaco, Marino Venegoni, e il vicesindaco, Giovanni Oldani, di Ossona, la cui preoccupazione principale sembrava essere quella di rassicurare i vertici della Lega Nord sulla loro lealtà.
Una lealtà che si vedrà concretamente nelle prossime settimane quando sarà presentata in Consiglio Comunale la mozione che impegna sindaco e giunta a sostenere il referendum della Regione Lombardia per chiedere lo Statuto speciale per la stessa.
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Bossi… solo lui. La Lega Nord ha solo un padre. Grazie per il sogno che ci hai regalato Umberto.
Potete parlare fin che volete ma BOSSI è stato,è,e SARA’ sempre il GRANDE senza di lui noi(VOI) NON eravate (eravamo) NESSUNO compreso Salvini.