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La Scavuzzo è gelosa delle Gev. Non le vuol condividere con nessuno

Milano – Al municipio 5 non sanno più cosa pensare. Tutte le volte che la commissione ambiente organizza un incontro con le Gev, le guardie ecologiche volontarie, che operano nel loro territorio, dal Comune centrale, tramite la Polizia locale, arriva il divieto alla loro partecipazione.

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La motivazione del diniego, ci dice Alessandro Giacomazzi, consigliere del Municipio 5 e presidente della commissione Verde, ambiente, arredo urbano e mobilità, è misteriosa però faceva così anche Carmela Rozza, che ora è passata a fare il consigliere di opposizione in regione Lombardia. Insomma pare che gli assessori alla sicurezza di palazzo Marino siano così gelosi dell’operato delle Gev da non volerle condividere con i municipi e con le locali commissioni ambiente. In realtà il problema è anche delle Gev. Una delle guardie qualche giorno fa ha detto “siamo ridotti a far ben poco. Al massimo a segnalare la spazzatura fuori posto”.

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Divieto a partecipare alla commissione

Alessandro Giacomazzi è piuttosto arrabbiato e mi ha affidato le sue rimostranze e io sono curiosissima di riuscire a capire perchè mai le Gev non possano partecipare alle riunioni delle commissione ambiente dei Municipi. “Persiste il diniego dalla sede centrale del Comune a lasciarci comunicare e collaborare direttamente con le GEV del Municipio 5. Dopo un’iniziale apertura,  per poter coordinare la commissione Verde ed Ambiente con le GEV. e convocarla ufficialmente, ora  alle GEV che lavorano sul territorio del Municipio 5 viene negata l’autorizzazione a partecipare. 

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Da quando si è insediata, la giunta Sala ha creato volutamente un muro affinché il Municipio 5 rimanga all’oscuro sull’operatività delle GEV.  Sembra vogliano che tutto ciò sia tenuto nei cassetti dell’assessore alla sicurezza, violando moralmente il caro tema del decentramento. Ho deciso di mantenere ugualmente l’ordine del giorno prestabilito. Abbiamo scritto all’assessore Scavuzzo affinché vedesse la nostra apertura e cambiasse idea, ma  non è accaduto.

Questa situazione deprime le Guardie Ecologiche Volontarie. Il Municipio dev’essere il primo interlocutore anche per velocizzare le modalità d’intervento. Soprattutto perché conosciamo meglio del Comune le problematiche del nostro territorio. Spiace al Municipio constatare che per la giunta Sala il decentramento è solo di nome ma non nei fatti”.

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Anna Scavuzzo: non gelosia ma rispetto dell’ iter istituzionale

Il vicesindaco di Milano, che ha ha ora in carico anche la delega alla sicurezza e quindi alla gestione delle Guardie volontarie ecologiche, ha chiarito la motivazione della mancata autorizzazione alla partecipazione delle Gev alla commissione ambiente del Municipio 5. “In questo primo mese di attività alla Sicurezza ho imparato a riconoscere il contributo che ciascuna delle unità dà al lavoro in città. Ringrazio le Gev, tutte indistintamente, per il grande impegno sul territorio che ogni giorno mettono a disposizione della nostra città.

Mio compito è coordinare la loro attività e rispondere in sede pubblica delle linee di indirizzo politico che diamo come amministrazione.  È una responsabilità che compete a me ed é mio dovere tutelarle, per evitare che le loro parole siano strumentalizzate o siano messe in difficoltà da chi – del tutto legittimamente – vuole avviare una dialettica politica con l’Amministrazione. Nella commissione consiliare competente, e alla presenza dei Presidenti di Municipio, avrò modo di illustrare le attività delle GEV e di rispondere alle domande dei consiglieri comunali e dei Presidenti di Municipio.”

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Centro revisioni a Tradate

Dall’assessorato alla Sicurezza fanno sapere che il rapporto con i Municipi sul tema della Sicurezza prosegue con interlocuzioni e incontri, nel solco delle relazioni e delle modalità di collaborazione già avviate e rafforzando la comunicazione fra assessorato e istituzioni municipali, in primis coi Presidenti: se questi ultimi hanno bisogno di avere informazioni sull’operato delle GEV anche su richiesta di Assessori e Consiglieri oltre che di cittadini, chiedano e otterranno risposte e informazioni.

Le scelte politiche in merito all’attività delle Guardie Ecologiche Volontarie, però, non possono essere affrontare direttamente con le GEV che operano nei diversi quartieri, anche a tutela delle GEV stesse che non devono essere oggetto di alcuna polemica politica.

Politica e amministrazione pubblica

Sono una curiosa incredibile e amo mettere il naso e raccontare i fatti della politica e dell’amministrazione, in modo semplice,  quasi fossero i fatti della mia vicina di casa. Il succo di questo piccolo scambio di battute che mi ha trovato come intermediaria,  è che le Gev sono un corpo di volontari, circa 130 in tutta la metropoli, che ha una convenzione con il Comune Centrale di Milano, la cui amministrazione vuol mantenere integra la competenza istituzionale rispetto ai Municipi.

La Guardia volontaria ecologica deve occuparsi di segnalare i reati ecologici, in ottemperanza alle competenze che sono riconosciute al suo statuto dalla regione Lombardia. Sul loro utilizzo in questi compiti ne è responsabile diretto solo l’assessore del Comune centrale, quindi i Municipi non possono indirizzare le Gev verso alcuni compiti o altri. Per legge, i municipi di Milano non sono autonomi. Non sono delle città nella città, anche se ogni municipio di Milano è in realtà più grande di qualsiasi Comune dell’Hinterland milanese che ha comunque un suo sindaco e una sua struttura politica e amministrativa completamente indipendente.

Giusto o sbagliato che sia, la gestione della città non dipende quindi dai municipi, che si trovano invece a dover seguire gli atti di indirizzo dell’ente superiore, anche quando i loro esponenti politici hanno idee amministrative o politiche differenti da quelle della maggioranza che amministra il Comune centrale. Per intenderci, sono enti di decentramento amministrativo con qualche piccola autonomia e un lieve riconoscimento politico locale, non enti che rispondono ai concetti espressi dalla dottrina sociale cattolica in tema di sussidiarietà politica (un approfondimento).

Il filo su cui si muove questa vicenda è quindi ben più profondo e delicato del mero utilizzo autonomo delle Guardie ecologiche volontarie da parte del Municipio 5. Ci dice infatti, ad esempio, che i politici eletti in Municipio, in tema di sicurezza, non possono avvalersi delle Gev che operano in loco per segnalare i reati di tipo ecologico effettuati nei campi rom abusivi.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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