Indipendenza catalana a Milano, fiocchi gialli in piazza 25 aprile
Domenica 15 aprile i sostenitori della liberazione dei politici catalani, imprigionati dal governo di Madrid perchè sostenitori dell’indipendentismo, il Comitato per la difesa della repubblica (che chiede libertà di scelta e rispetto del voto catalano) e il Comitato 27 ottobre (che si rifà al giorno della dichiarazione d’indipendenza del parlamento catalano) hanno invitato tutte le forze politiche italiane a presenziare portando la bandiera catalana o un fiocco giallo ad una manifestazione che si svolgerà alle 11, in piazza 25 aprile, poco lontano dalla fermata della metropolitana Garibaldi.
Molti dei fiocchi gialli appesi al bavero dei politici italian sono stati confezionati all’uncinetto da una signora catalana. Ciò che chiedono i catalani, in questo momento, non è tanto l’indipendenza del loro paese dallo stato spagnolo, quanto il rispetto del diritto di scelta e di voto, che deve appartenere al popolo. Vogliono la libertà dei politici imprigionati.
Carles Puigdemont
L’attenzione alla Questione Catalana è riesplosa in Europa a seguito dell’arresto del leader indipendentista Carles Puigdemont, avvenuta in Germania lo scorso 25 marzo. Attualmente Puigdemont è libero, ma non può lasciare la Germania; l’accusa di aver utilizzato fondi pubblici per organizzare il referendum, che era una delle accuse contenute nel mandato di arresto europeo che lo ha colpito, è caduta. Rimarrebbe in essere quella di ribellione che non è però un reato contemplato dal codice penale tedesco. In carcere rimangono i suoi colleghi dell’ultimo governo catalano prima del commissariamento.
I politici
Attualmente gli unici politici che hanno indossato il fiocco giallo catalano sono quelli della Lega Nord. I novelli consiglieri regionali della Lombardia e i parlamentari non hanno avuto problemi a pubblicare su Facebook le loro foto con i fiocchi gialli, ad aggiungere il fiocco ai loro profilo pubblico o a fare dichiarazioni istituzionali a favore della liberazione dei politici prigionieri.Alla manifestazione sono però state invitate sia i cittadini sia tutte le forze politiche, nella speranza che una presa di coscienza comune su un tema così caldo come il rispetto del voto popolare possa interessare tutti.
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