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Magenta, Invernizzi: uno dei clandestini ha la Tubercolosi

Uno dei clandestini ospitati nella casa dell’Opera Vincenziana di Magenta è risultato ammalato di tubercolosi e trasferito al reparto malattie infettive dell’ospedale di Legnano. La notizia di questa scoperta si è diffusa rapidamente ieri pomeriggio a Magenta e nelle ore successive è stata pubblicata su una testata giornalistiche online, prima ancora che il sindaco di Magenta  Invernizzi ne desse conferma in consiglio comunale, rispondendo all’interrogazione della sezione della Lega nord di Magenta all’amministrazione comunale presentata da Simone Gelli.

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L’interrogazione che chiedeva di mettere a conoscenza il Consiglio comunale e i cittadini di Magenta sullo stato di salute dei clandestini era stata presentata dopo la manifestazione della Lega Nord di lunedì 14 luglio. Il consigliere comunale Capogruppo della Lega Nord Simone Gelli ha confermato la notizia della dichiarazione del sindaco nella serata di ieri, con un messaggio sul suo profilo Facebook, postato mentre il Consiglio comunale era ancora riunito e il sindaco stava facendo la prima relazione.

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Fino a questo momento, però, si conosce ufficialmente solo la situazione sanitaria  di quell’unico ammalato, probabilmente perché, una volta riscontrata la positività alla tubercolosi, è stato ricoverato nel reparto infettivi dell’ospedale di Legnano. Degli altri non si sa ancora nulla, se non che saranno sottoposti ad altri accertamenti. Nelle scorse settimane la Lega Nord aveva più volte segnalato il rischio che l’entrata in contatto con i clandestini causassero l’insorgere di epidemie di malattie che nel nostro paese si era già riusciti a debellare. Ora con la scoperta del caso di tubercolosi si è avuta  la conferma reale del rischio.

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Fra i volontari che in queste settimane hanno frequentato attivamente e con molta generosità il centro dell’opera Vicenziana c’è molta preoccupazione. Nel nostro paese la vaccinazione contro la tubercolosi non viene più fatta perché è normalmente considerata più rischiosa della possibilità di ammalarsi. Quindi i volontari potrebbero averla contratta e, peggio ancora, trasmessa ai loro familiari. Per evitare guai peggiori tutte le persone che sono entrate n contatto con i clandestini ospitati a Magenta dovranno sottoporsi a controlli sanitari.

Nota della redazione
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Ilaria Maria Preti

Giornalista, metà Milanese e metà Mantovana. Ho iniziato giovanissima come cronista, critica gastronomica e politica. Per anni a Tvci, una delle prime televisioni private, appartengo alla storia della televisione quasi nella stessa linea temporale dei tirannosauri. Dal 2000 al 2019 speaker radiofonica di Radio Padania. Ora dirigo, scrivo e collaboro con diverse testate giornalistiche, coordino portali di informazione, sono una Web and Seo Specialist e una consulente di Sharing Economy. Il futuro è mio

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