Lega Nord Magenta contro la prefettura: basta clandestini
Emergenza Clandestini: dopo la manifestazione della scorsa settimana, la sezione della Lega Nord di Magenta continua la battaglia contro la politica migratoria del Governo Renzi in consiglio comunale, dando mandato al suo consigliere comunale Simone Gelli di presentare di due importanti mozioni e una interrogazione al sindaco.
L’interrogazione chiede al sindaco di relazionare sullo screening sanitario cui i clandestini sarebbero stati sottoposti e di cui il sindaco di Magenta aveva parlato in conferenza dei capigruppo consiliari. Fra le altre cose la Lega nord di Magenta chiede anche di conoscere la tempistica per le procedure di identificazione dei clandestini. Difatti, seguendo le regole della legge Maroni, i clandestini immigrati possono rimanere nei CPI per 180 giorni, un tempo ritenuto equo per aver notizie sulla loro reale identità anagrafica dal paese di origine. Solo in seguito alla loro identificazione si può decidere se hanno il diritto di essere considerati dei rifugiati oppure se si tratta di persone che sono già state espulse o che hanno già compiuto reati, o che magari al loro paese sono ricercati dalle forze dell’ordine per reati non politici. in tutti questi casi, infatti, la legge prevede che i clandestini siano rimandati al loro paese.
Di estrema importanza è anche la mozione che riguarda la richiesta di intervenire e chiedere al governo Renzi, come consiglio comunale, “che gli enti locali, non siano considerati alla stregua di una parte residuale nella catena della macchina amministrativa e nella fattispecie che il Prefetto non possa siglare, con enti terzi convenzioni che favoriscano l’ospitalità ai profughi, senza il previo consenso delle amministrazioni comunali, sui quali territori, sono insediate le case di accoglienza”.
La seconda mozione chiede invece al sindaco di monitorare e relazionare con attenzione lo stato di salute degli immigrati
Magenta nel 2003 era stata al centro di un’epidemia di meningite di un ceppo endemico delle zone subsahariane, durante la quale alcuni ragazzi avevano perso la vita ed altri avevano riportato danni notevoli. L’epidemia era stata sparsa da alcuni immigrati africani portatori sani del germe, condizione che riguarda circa il 20% della popolazione che arriva da quelle terre. La preoccupazione della Lega nord ha quindi un fondamento particolarmente reale.
Intanto, durante un incontro tra le prefetture, si è saputo che son in arrivo dai CPI dell’italia meridionale, altri 1500 clandestini e che il prefetto di Milano intende requisire degli spazi, nel caso in cui non siano concessi volontariamente dai Comuni. L’unica buona notizia della riunione è che sembra che si sia deciso di decidere i numeri dei clandestini da mandare in ogni Comune tenendo conto anche del numero di immigrati già esistente.
Ad Ossona quindi non dovrebbe arrivare nessuno, dato che siamo uno dei Comuni con il maggior numero percentuale di immigrati presenti.
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