Stazione di piazza Cadorna. Inaugurato il nuovo posto della polizia ferroviaria
Questa mattina a mezzogiorno nella stazione ferroviaria di piazza Cadorna a Milano, le autorità più alte della Lombardia hanno inaugurato il nuovo posto di polizia ferroviaria che si trova a fianco del binario 10, con l’accesso prima dei tornelli. A tagliare il nastro dell’inaugurazione c’erano il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore ai trasporti di regione Lombardia Claudia Maria Terzi, il sottosegretario di stato all’interno Nicola Molteni, il presidente di FNM Fulvio Caradonna, il prefetto della provincia di Milano Claudio Scaraglia, il questore di Milano Bruno Megale e i vertici della polizia ferroviaria, la polfer, che negli ultimi anni è diventata una forza strategica per la difesa dei cittadini, occupandosi soprattutto della Sicurezza dei treni.
Il taglio del nastro
Notizie dal presiedente Attilio Fontana
Nonostante le inaugurazioni siano di fatto eventi leggeri, in cui i discorsi riguardano soprattutto i ringraziamenti incrociati e i saluti, il presidente della Lobardia ha dato alcune notizi di una certa importanza come il fatto che ci sono sul tavolo anche l’organizzazione di altri posti di polizia nelle stazioni ferroviarie, diventate un punti sensibili dell’ordine pubblico perchè sotto la pressione della microcriminalità che le sfrutta negli spostamenti e che trova nei passeggeri delle vittime fin troppo facili. Di grande impatto è la notizia che una sede della polfer sarà data anche alla stazione Trenord di Varese.
Sicurezza a Milano: un impegno del governo
Sia i poliziotti sia i politici sono ben coscienti che la sicurezza reale era più importante della sicurezza percepita e la presenza e sottosegretario all’interno on.Nicola Molteni sembra sottolinearlo. Nel suo discorso ha sottolineato l’impegno che si è preso il governo la garanzia la sicurezza Milano. Un impegno ardui considerate le condizioni e le difficoltà che ci sono nel difendere i cittadini da ladri spacciatori e rapinatori. Si sa che la presenza delle divise, completati da pistole e teser, garantiscono l’80% della sicurezza. Infatti solo un ladro deficiente ruba davanti a un poliziotto.
Il problema è che ci sono più ladri che poliziotti e i giudici continuano ad avere la mano leggera nelle condanne. La soluzione, da un punto di vista teorico, sarebbe facile. Bisognerebbe liberarsi di tutti i ladri e i rapinatori di cui possiamo, civilmente, liberarci. Però per questa soluzione ci vorrebbe un pugno un pochettino più duro che per ora il governo italiano non sembra ancora avere. Probabilmente tengono conto delle tante resistenze. Chissà! Chi vivrà, o sopravviverà, vedrà.
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