“Cisco” Francesco Grigolon. L’ultimo saluto della sua gente
Venerdì 22 marzo Sant’Ambrogio, la chiesa parrocchiale di Vanzaghello, era stracolma di persone che volevano salutare Francesco Grigolon, detto Cisco, per l’ultima volta. Le porte della Chiesa sono state lasciate aperte per permettere di assistere alla funzione anche dalla piazza. A dare l’ultimo saluto a Cisco, c’erano delegazioni delle polizie locali di tutti i Comuni dell’altomilamese accompagnati dai loro sindaci e assessori.
Francesco Grigolon era anche il vicesindaco della sua Vanzaghello con delega alla Sicurezza oltre ad essere ufficiale della polizia locale di Ferno. Era, però, soprattutto un “ragazzo dell’oratorio”, animato dalla grande vocazione del volontariato e dell’impegno verso il prossimo, con un grande fede cristiana. Una persona che nei suoi 56 anni di vita ha saputo lasciare il segno dell’esempio nelle persone che ha incontrato.
Commozione
Quando il carro funebre è arrivato in Chiesa, scortato dalle motociclette della polizia locale a sirene accese, sono stati molti gli occhi che si sono inumiditi e non hanno saputo trattenere le lacrime. La fine della malattia di Francesco Grigolon é arrivata all’improvviso. Nessuno era pronto a perderlo. Francesco Grigolon lascia la moglie Daniela, anche lei agente di polizia locale. Solo due giorni prima, in quella stessa chiesa, avevano detto addio alla mamma di Cisco.
I ricordi di Don Armando
La predica di Don Armando Bosani, che ha celebrato la funzione funebre, è stata particolarmente toccante. Ha ricordato Cisco e la sua fede e come domenica abbia chiesto la benedizione dei defunti e come alle volte fosse temerario, come quando a causa di un paio di scarponi che gli avevano fatto venire le vesciche, aveva superato un passo di montagna in ciabatte infradito, arrivando dopo gli altri e con i piedi feriti, ma senza un lamento.
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