Gruppo ovest Milano. Le rivendicazioni degli agricoltori e le richieste ai politici e alla politica
Al presidio degli agricoltori all’uscita dell’autostrada di Arluno del 2 febbraio erano presenti diversi politici, in forma anonima, senza bandiere e senza simboli , che hanno portato la loro testimonianza, ma cui sono anche state consegnate delle precise richieste. Erano presenti i leghisti, che hanno sostenuto le battaglie degli agricoltori, con più o meno successo, degli ultimi 30 anni, dalle quote latte dei cobas del 1996 alle battaglie per il prezzo del latte e del riso dello scorso decennio. Oggi le prese di posizione e le battaglie della Lega sembrano più confuse di quelle limpide degli anni scorse. Fino a poche settimane fa la Lega parlava del ponte sullo stretto di Messina, non di agricoltura padana.
Però, nelle ore del blocco stradale, della Lega c’erano il sindaco di Marcallo con Casone Marina Roma, suo marito, il senatore Massimo Garavaglia, i consiglieri regionali Silva Sardone e Silvia Scurati, l’europarlamentare Isabella Tovaglieri, mentre per fratelli d’Italia era presente l’ex sindaco di Turbigo e ora consigliere regionale Christian Garavaglia. Sono passati anche alcuni consiglieri comunali e alcuni candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative dei comuni dei dintorni. Grandi assenti, nel senso che non li ho visti, erano i politici di sinistra, anche se, a loro giustificazione, si può dire che sono pochi.
Il Gruppo ovest Milano per il riscatto del futuro dell’Agricoltura, dei cittadini e del made in Italy
Sul volantino distribuito al presidio, il gruppo ovest Milano per riscatto del futuro dell’Agricoltura dei cittadini e delle made in Italy ha pubblicato le loro rivendicazioni e le hanno consegnate ai politici presenti.” La nostra è una protesta a politica, nel rispetto della legalità, da parte dei cittadini provenienti da tutti i settori produttivi. Ecco cosa chiediamo ai politici, agli amministratori, ai rappresentanti e ai funzionari”. Segue l’elenco delle rivendicazioni e delle proposte
1 – Revisione della Pac
Si chiede la revisione completa della politica agricola Europea in quanto svuota il patrimonio gastronomico italiano ed europeo di alta qualità, a Fossa l’economia agroalimentare, impoverisce la bilancia dei pagamenti, vuole applicare due smisurato estremismo ambientalista, tutto a discapito della produzione agricola e dei cittadini. Tutta l’Europa, ma soprattutto l’Italia, con il problema Sempre più attuale delle siccità, delle alluvioni e del continuo consumo di suolo è deficitario di prodotti alimentari Tuttavia perciò chiediamo di eliminare l’obbligo di non coltivare il 4% dei terreni.
2 – Giusto valore al cibo
Vietare l’importazione di prodotti agricoli ed alimentari provenienti da paesi dove non sono in vigore gli stessi nostri regolamenti produttivi e sanitari. Vietare il dumping economico e fiscale, almeno, per i prodotti agroalimentari, o applicando dazi per equiparare i prezzi ai nostri costi produttivi.
3 – Cibi sintetici e da insetti
L’applicazione del divieto O almeno del principio di precauzione all’ingresso sul mercato di cibi sintetici a base di insetti, valutando meglio gli effetti del lungo tempo di tali cibi sull’uomo. Ci hanno sempre insegnato che solo gli uccelli metabolizzano gli insetti, ma ora ci chiedono di credere che agli uomini facciano bene.
4 – Fauna e flora selvatica – aliena
Contrastare in modo efficace il proliferare della fauna e della flora selvatica – aliena come nutrie, piccioni, cinghiali, cornacchie, lupi, cimice asiatica, popilia, caulerpa o alga assassina, testuggine palustre americana, pesce siluro, varie muffe ed altro. Chiediamo anche che risarcimenti dei danni, diretti e indiretti, causati da queste specie siano pagati in tempi brevissimi.
5 – Valore del lavoro agricolo
Bisogna riconoscere la funzione dell’agricoltore come figura fondamentale per la società in quanto tutore dell’ambiente, prima sentinella sul territorio agricolo rurale praticamente a costo zero, mitigatore dei cambiamenti climatici anche col irrigazione a scorrimento dei terreni, che contribuisce alla salvaguardia del rinnovo delle falde acquifere sotterranee, ma soprattutto va riconosciuto il suo ruolo di produttore di cibo!
6 – Funzionamento dei tavoli tecnici
Chiediamo che tutti i tavoli tecnici, qualunque livello amministrativo e politico, siano messi nelle condizioni di lavorare concretamente e che siano veramente coinvolti Per proporre, analizzare e valutare le normative e le questioni che riguardano direttamente, o direttamente, il settore agricolo alimentare. Vogliamo anche che sia garantita la presenza di veri rappresentanti del mondo agricolo.
7 – Tassazione in agricoltura
Chiediamo sia mantenuto un regime fiscale adeguato al mondo agricolo, viste dai critici città economiche causate dall’aumento esponenziale dei costi di produzione, dalla speculazione e dai giochi di borsa nei mercati dei prodotti agricoli. I terreni agricoli sono considerati, dalla normativa, mezzi di produzione e pertanto chiediamo il mantenimento dell’esonero di IRPEF e IMU, e il mantenimento dello sconto sulla Cisa del gasolio agricolo e di autotrazione.
8 – Riforma sistema aliquote IVA sugli alimentari
Chiediamo sia ridotta o, meglio ancora, tolta l’IVA su alcuni prodotti alimentari primari e che per il vino si applicata l’aliquota massima del 10%
9 – Burocrazia
Siamo consapevoli che in un paese evoluto e non si può abolire la burocrazia, ma ridurla si può. Abbiamo burocrazia ridondante, molte volte inutile e molto costosa in termini di risorse umane e di tempo sottratto al vero lavoro e alla famiglia.
10 – Welfare
Chiediamoci a garantito adeguato sistema di welfare anche agli agricoltori e nelle aree rurali, erogando servizi per le famiglie e una pensione adeguata permettendo un facile ricambio generazionale.
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