Maramao a radio Padania libera: tanti auguri mamma e una dedica ai 24 indipendentisti arrestati
Sabato scorso negli studi di Radio Padania Libera, io e Susanna Alberti abbiamo ospitato Olga Maggioni, il responsabile marketing di un’iniziativa che coinvolge moltissime testate giornalistiche online, Tanti Auguri Mamma.
Si tratta di una bellissima iniziativa che continua dal 1999 e si occupa della bellissima idea di pubblicare gli auguri per la festa della mamma, che sarà l’8 maggio, scritti dai bambini. L’iniziativa coinvolge moltissime scuole più di 16mia bambini e, insomma, fa sempre un gran piacere leggere cosa pensan di noi i bambini. A noi mamme le frasi dolci piacciono, inutile nasconderlo. C’è anche il sito internet tantiaugurimamma.it.
Insomma, ascoltate Olga e sentite che cosa carina dedica ogni anno a tutte le mamme. Io e Susanna, però questa settimana abbiamo anche deciso di fare un’altra cosa. Abbiamo deciso di farci arrestare possibilmente per secessionismo spinto.
Il video
Lo abbiamo fatto per solidarietà con i 24 indipendentisti arrestati lo scorso 2 aprile. Sono anche loro mamma e papà. Lo stato italiano ha avuto il coraggio di arrestare persino dei nonni. Per questo abbiamo dedicato loro una canzone, un pensiero e anche il tentativo di compiere lo stesso reato che hanno compiuto loro, in diretta. Noi però non ci hanno arrestato. Si vede che facciamo poca paura, nonostante le nostre case siano piene di carrarmati, fionde ( no, Susanna non ha le fionde) cerbottane e persino automobiline delle polizia spesso camuffate da micromachine.
Sono contenta che in queste ore hanno rilasciato Andrea Meneghelli e Renato Zoppi, mentre Erika Pizzo è stata scarcerata ma posta agli arresti domiciliari. Io sono però preoccupata per Lucio Chiavegato che è già al 5 giorno di sciopero della fame senza che una sola parola si senta dai telegiornali sulle sue condizioni di salute. E mi s stringe il cuore pensando a Stefano Ferrari e ai suoi bambini, e a Tiziano Lanza e agli altri.
Li voglio liberi oppure voglio stare in galera con loro. Ecco, io che sono una donna semplice, una casalinga padana come tante altre, lo dico come lo dicevo nel 1997. Se un uomo o una donna che si occupano della loro terra e della loro gente, onestamente, con passione e con amore, devono finire in prigione per le loro idee, e sono costretti a fare lo sciopero della fame, voglio essere come loro. Arrestatemi, io sono una mamma secessionista.
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