Sei donna, uomo oppure “non binario” per il ministero dell’istruzione?
Siete sicuri di essere non binario? Ecco come le iniziative delle battaglie per il riconoscimento di diversi generi sessuali tendono a colpire sotto la cintura. Cosí, in un documento approvato dal ministero dell’istruzione e relativo alla formazione degli insegnanti che dovranno fare il concorso quest’anno, li si invita a qualificarsi come uomini, donne o appartenenti al genere non binario, in barba a tutte le dichiarazioni che il governo di destra attualmente in carica fa quotidianamente a favore della famiglia, e dei sessi, naturali.
La citazione deI genere sessuale “non binario” sembra proprio una presa per i “fondelli” nei confronti del governo e ha fatto notare a tutti gli insegnanti che i dirigenti dei ministeri non leggono ciò che firmano. Se firmano senza leggere, però, sarebbe già una notizia positiva. Infatti, se il ministero, i politici, gli impiegati e i dirigenti, sapevano dell’esistenza, nel documento, del terzo genere sessuale “non binario” i presi per i fondelli sono gli elettori del governo di destra.
La prova
La parte di documento che vi mostro, e che asserisce che esista un terzo genere sessuale su cui non passano i treni (non è un binario), è la Missione 4 del Pnrr, piano di resistenza e resilienza, che riguarda la scuola di domani, edito dal ministero dell’Istruzione e del merito. La chiamano anche scuola futura. Inutile dire che è un documento finito nelle mani di quasi tutti gli insegnanti d’Italia e che ha scosso e diviso le coscienze.
Competenze Stem
Ci sono infatti gli insegnanti che si occupano delle competenze Stem, cioè insegnano matematica, elettronica, informatica, ingegneria e altre materie scientifiche, che attribuiscono al genere sessuale non binario tutto ciò che è relativo al sesso ma non è su base 2. Questi insegnanti stanno discutendo animatamente con gli insegnanti che si occupano delle materie umanistiche che alla parola “non binario” attribuiscono un significato romantico quanto un treno e rispondo pubblicando poesie e testi di canzoni.
Binario o non binario? Questo è il dilemma…
Tornando seri. C’è guerriglia sotto al governo?
La si mette sul simpatico ma la questione di queste parole che si infiltrano nei documenti racconta i particolari di una guerra, o forse una guerriglia, fredda che alcune persone di potere burocratico combattono nei posti pubblici e il cui scopo non è certamente la difesa, o la conquista, di diritti civili. Sicuramente non li si conquista definendo le persone”non binarie”. Lo scopo sembra essere invece l’affermazione del loro potere, la sua qualificazione come immutabile e il disprezzo che provano nei confronti dei cittadini normali, cioè binari, su base 2.
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