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Sabato 24 novembre, a Cerro Maggiore, in provincia di Milano, un gruppo di circa venti ragazzi, per lo più minorenni, si è ritrovato nell’area industriale di via Ca’ Rossa 12, in un ampio piazzale, con l’intenzione di organizzare un raduno di moto, con gare ed esibizioni sulle due ruote. L’incontro, che sembrava un’idea improvvisata, ha assunto tratti quasi professionali grazie a un volantino circolato sui social, in cui si invitavano i partecipanti a unirsi al raduno. Il messaggio includeva persino una sorta di liberatoria sulle responsabilità riguardanti le moto e i conducenti, dimostrando una certa intraprendenza, ma anche una pericolosa leggerezza.
Probabilmente i giovani organizzatori avevano pensato che, essendo un’area pubblica, non fosse necessario ottenere autorizzazioni. Tecnicamente, in parte, avevano ragione: non c’erano barriere fisiche o regolamenti specifici per il piazzale. Tuttavia, il volantino che annunciava il raduno di moto, diventato rapidamente virale, è finito sotto gli occhi delle forze dell’ordine, che hanno deciso di intervenire per verificare la situazione e prevenire potenziali pericoli.
Poco dopo l’arrivo dei ragazzi, carabinieri e polizia locale si sono presentati e li hanno fermati. I carabinieri si sono concentrati sull’identificazione dei presenti, valutando eventuali comportamenti che potessero configurare reati di natura penale. Contemporaneamente, la polizia locale ha esaminato con attenzione i veicoli, scoprendo che alcune delle moto e dei motorini erano “truccati” o non conformi alle norme del Codice della Strada.
I controlli approfonditi hanno portato a diverse sanzioni, con multe che, per molti dei giovani, si sono rivelate particolarmente “salate”. Ma l’intervento non si è limitato a punire; ha avuto anche un importante risvolto preventivo. Gare ed esibizioni di moto tipo freestyle su asfalto, senza protezioni adeguate e con mezzi non omologati, rappresentano un rischio elevatissimo per l’incolumità dei partecipanti e di eventuali spettatori.
Quella che doveva essere una giornata di divertimento e adrenalina si è trasformata in una lezione amara ma fondamentale per i ragazzi coinvolti. L’intervento delle forze dell’ordine ha probabilmente rovinato la festa, ma ha sicuramente evitato conseguenze ben più gravi. L’assenza di adeguate misure di sicurezza e l’uso di veicoli modificati avrebbero potuto causare incidenti con esiti tragici. La passione per le moto e le esibizioni deve essere coltivata in sicurezza e nel rispetto delle regole, nate proprio per evitare morti inutili. Eventi come un raduno di moto con esibizioni possono essere organizzati, ma solo in aree dedicate e con il supporto di professionisti, per garantire il divertimento senza mettere a rischio vite umane.
Articolo aggiornato il 25/11/2024 10:44