Agricoltori lombardi in piazza a Roma: il settore chiede lo stato di crisi
Per il prossimo 28 novembre a Roma è indetta una manifestazione cruciale per il futuro dell’agricoltura italiana. Agricoltori provenienti da tutta Italia si raduneranno per chiedere la dichiarazione dello stato di crisi del settore agricolo. Un appello disperato per salvare le aziende agricole, sempre più schiacciate da costi insostenibili.
La crisi del settore agricolo
Il comparto agricolo, fondamentale per garantire il cibo sulle tavole italiane, si trova in una situazione drammatica. Mentre nei supermercati i prezzi degli alimentari continuano a salire, gli agricoltori non ne traggono alcun vantaggio. Molte aziende, infatti, rischiano il fallimento a causa di margini di guadagno ormai ridotti al minimo e costi di produzione sempre più elevati.
Le richieste degli agricoltori
I manifestanti chiedono con forza che venga dichiarato lo stato di crisi del settore agricolo. Questa misura consentirebbe di:
- Avviare una moratoria sui mutui;
- Ottenere contributi indispensabili per la sopravvivenza delle aziende;
- Evitare la chiusura di numerose imprese, salvaguardando la produzione alimentare nazionale.
“Non stiamo solo difendendo le nostre aziende, ma l’intero sistema alimentare del Paese,” è una delle frasi che più risuonano negli ambienti degli agricoltori ed è una delle più condivisibili. Il diritto al cibo, che è inscindibile dal diritto alla vita, ha anche un fattore forte fattore culturale e legato alla salutee al corpo umano. Non possiamo cibarci di farina di grillo, in Italia, dove i grilli sono pochi
Un evento apartitico e nazionale
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con Coapi, Riscatto Agricolo Lombardia, Riscatto Agricolo Nazionale, Agricoltori Italiani e altri gruppi, si svolge sotto la bandiera italiana, l’unico simbolo ammesso. Gli organizzatori hanno voluto sottolineare il carattere apartitico della manifestazione, ribadendo che si tratta di una lotta per il bene comune e non di una questione politica. La protesta non si ferma a Roma. Presidi paralleli sono stati organizzati in altre regioni, tra cui la provincia di Milano. Questi eventi locali servono a rafforzare il messaggio e a coinvolgere un numero ancora maggiore di agricoltori e cittadini.
Un invito alla partecipazione
La manifestazione non riguarda solo gli agricoltori, ma ogni cittadino italiano. Difendere il settore agricolo significa garantire un futuro in cui il cibo sia accessibile a tutti e preservare una tradizione che è parte integrante dell’identità nazionale. La giornata rappresenterà anche un momento decisivo per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su una crisi che, se ignorata, porterà ad avere conseguenze devastanti per l’Italia intera.
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