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A Busto Garolfo, ieri, 6 novembre, intorno alle 12:15, una truffa ben orchestrata ha quasi sottratto denaro e gioielli a una signora di 80 anni. La vicenda è iniziata con una telefonata. All’altro capo del telefono, un uomo, che si è presentato come carabiniere, ha informato l’anziana che suo figlio era stato coinvolto in un grave incidente ed era stato arrestato.
La situazione sembrava urgente e, secondo quanto riferito dal sedicente carabiniere, era necessario pagare una cospicua parcella per l’avvocato che avrebbe seguito il caso. Il truffatore ha anche specificato che una “assistente dell’avvocato” sarebbe passata di lì a breve per ritirare la somma necessaria, in denaro o gioielli. Di fronte a questa richiesta e al tono allarmante della chiamata, la signora si è convinta della necessità di consegnare quanto richiesto.
Come previsto dal piano dei truffatori, poco dopo si è presentata alla porta dell’anziana una donna che ha detto di essere l’assistente dell’avvocato. L’ottantenne aveva già raccolto denaro e gioielli, pronta a cederli per “salvare” il figlio, quando un intervento inatteso ha cambiato il corso degli eventi. Il figlio della signora, un uomo di 40 anni, è arrivato in quel momento, e ha capito immediatamente cosa stava succedendo. Ha bloccato la finta assistente e allertato le forze dell’ordine chiamando il 112. Sul posto sono subito arrivati i carabinieri della stazione di Busto Garolfo.
L’emissaria, una 34enne di origine campana, è stata arrestata con l’accusa di tentata truffa aggravata. Grazie al tempestivo intervento del figlio, la signora non ha subito alcun danno nè fisico nè economico. Bisogna però fare attenzione. Il tipo di truffa tentata rientra in un metodo ormai noto alle forze dell’ordine che dovrebbe essere conosciuto da tutti, specialmente dagli anziani.
La truffa prevede un telefonista, che chiama diversi numeri fissi in una determinata zona, e una persona che invece agisce in loco. Dato che questo genere di truffe sono specializzati soprattutto malviventi che vivono nei quartieri più malfamati di Napoli, spesso chi le organizza ha l’inconfondibile accento napoletano. Il telefonista , quando ha agganciato al vittima, cioè quando sente che al telefono risponde un anziano, comincia a parlare mirando a far leva sulla preoccupazione dei familiari, facendo credere che un parente stretto sia nei guai con la legge e necessiti di aiuto urgente. la truffa si svolge in pochissimo tempo.
Intanto che l’anziano è al telefono con al vittima, il complice ha già l’indirizzo di casa e ci si dirige, per essere il più svelto possibile ed evitare trappole, o che l’anziano si accerti della salute del parente. Sono spesso così veloci che difficile coglierli in flagranza. Questo tipo di truffe avviene soprattutto verso chi ha ancora il numero di telefono fisso, e cn numerazioni vecchie.
Articolo aggiornato il 08/11/2024 09:24