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Ieri, la Squadra Mobile della Questura di Milano ha arrestato, in seguito ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, quattro uomini, tutti tra i 21 e i 26 anni. Sono accusati di aver commesso due rapine e di lesioni personali aggravate, colpendo due donne con una brutalità che lascia senza parole.
Le due rapine risalgono ai primi giorni di marzo 2024 e hanno avuto come vittime due donne che si prostituivano nelle loro abitazioni. La dinamica era sempre la stessa: uno dei rapinatori prendeva appuntamento con la scusa di ottenere una prestazione sessuale, ma non appena la donna apriva la porta di casa, il gruppo irrompeva con violenza. Le vittime non hanno avuto scampo. Dopo l’irruzione, le donne sono state colpite al volto con tale ferocia da riportare lesioni gravi, mentre i rapinatori, senza esitazione, si sono impossessati di smartphone, contanti e gioielli. Una volta arraffato tutto, sono fuggiti, lasciando dietro le donne, senza soccorsi.
Le indagini, coordinate dal VII Dipartimento – Criminalità Organizzata Comune della Procura della Repubblica di Milano, sono state rapide e dettagliate. Decisivo il contributo delle vittime, che hanno fornito testimonianze cruciali. A queste si è aggiunto l’occhio vigile delle telecamere: quelle di sorveglianza nei pressi delle abitazioni e quelle di un taxi, che inconsapevolmente aveva trasportato i rapinatori durante la fuga dopo uno dei colpi. Nei 6 mesi delle indagini, i poliziotti della Squadra Mobile ha ricostruito ogni dettaglio degli spostamenti dei quattro uomini, identificato i ruoli specifici di ciascuno di loro nell’esecuzione dei colpi e scoperto le loro identità e ieri mattina li hanno finalmente arrestati.
Articolo aggiornato il 06/11/2024 08:51