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Questa notte, intorno alle 4:00, un tentato furto ha movimentato la zona fra corso Garibaldi e via Solferino, nel cuore di Milano. Un residente ha allertato il Nue 112 segnalando dei movimenti sospetti in una gioielleria che si trova nella zona di via Solferino. I Carabinieri della Compagnia di Milano, supportati dalla stazione Moscova e dalla Squadra Intervento Operativo del 3° Reggimento Lombardia, sono subito intervenuti. Hanno i i comandi operativi a due passi.
I carabinieri hanno così bloccato i responsabili, con un corposo dispiego di forze. I due giovani, entrambi marocchini, un 21enne e un 19enne, avevano sfondato la porta vetrata della gioielleria e si erano introdotti all’interno per saccheggiare oggetti preziosi. L’intervento tempestivo dei Carabinieri ha portato a una rapida cinturazione dell’area, permettendo di rintracciare i malviventi mentre tentavano di fuggire a piedi lungo le vie limitrofe.
Durante la fuga, i due probabilmente terrorizzati dal dispiegamento di forze, hanno abbandonato la refurtiva, lasciandola sotto un’auto parcheggiata nella speranza di sfuggire alla cattura e magari tornare a prenderla. Sanno che se li catturano con in mano la refurtiva, o se la trovano poco distante da loro, non potranno evitare il carcere. Ci hanno provato, ma ovviamente la fuga era impossibile. Infatti, i Carabinieri li hanno presi mentre tentavano di fuggire a piedi nelle vie vicine. Li hanno bloccati e immobilizzati come dei topolini presi per la coda all’altezza circa del numero 50 di corso Garibaldi.
Il 21enne era ferito. Aveva un lungo taglio lacerocontuso alla gamba. Probabilmente si era tagliato con la vetrata infranta durante il furto. ed è stato medicato con 30 punti di sutura al pronto soccorso dell’ospedale Fatebenefratelli, dove è giunto alle 4:50 in codice giallo con un’ambulanza di base della Croce Rosa Celeste, inviata dalla centrale operativa del 112 su richiesta dei carabinieri. Una volta ricucito, lui e il suo complice, sono stati sottoposti agli accertamenti necessari, e poi trasferiti nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo. L’accusa è di furto aggravato, colti in flagranza.
Articolo aggiornato il 28/10/2024 18:02