Operazione antidroga a Baggio: in arresto padre e figlio
Padre e figlio in arresto per spaccio di droga a Baggio. Il loro traffico di droga è stato scoperto dalla polizia lo scorso venerdì. Sono due cittadini italiani, un uomo di 64 anni e suo figlio di 29, entrambi con precedenti penali. Sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Intorno alle 11 del mattino, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Lorenteggio hanno notato il 64enne in via Quarti, in compagnia di un’altra persona. I due sembravano in attesa, e infatti poco dopo sono stati raggiunti dal figlio 29enne, che ha consegnato al padre un borsello. Il 64enne si è poi allontanato per entrare nel locale del contatori di uno stabile, dove ha nascosto il borsello. Dopo pochi minuti, l’uomo è tornato dal suo accompagnatore, apparentemente per concludere l’operazione di vendita.
Juan il poliziotto
Gli agenti, pronti a intervenire, hanno fermato il 64enne. Poco dopo, un’altra squadra ha bloccato anche il figlio, che nel frattempo si era allontanato a bordo di un’auto. Un’unità cinofila dell’Ufficio Prevenzione Generale, il cane Juan e il suo conduttore, sono intervenuti per cercare il borsello che il 64enne aveva nascosto nel locale contatori. Juan lo ha trovato quasi subito all’interno di uno degli armadietti. Al suo interno c’erano 4 grammi di cocaina, suddivisi in 22 dosi già tagliate e pronte per lo spaccio. Sono stati sequestrati anche 100 euro, di cui il 64enne non ha saputo spiegare la provenienza, che erano nel portafoglio del 64enne. Le dosi contenevano meno di 0,20 grammi di cocaina ciascuna
Le indagini sono proseguite anche presso l’abitazione del 29enne, dove gli agenti hanno sequestrato ulteriori 420 euro in contanti, nascosti all’interno di una scatola nella cucina. Questa somma di denaro, insieme a quella trovata nel borsello, è ritenuta il provento dell’attività illecita di spaccio.
Un Meccanismo Ben Organizzato
L’operazione della Polizia di Stato ha portato alla luce un sistema di spaccio organizzato di tipo familiare, con il padre e il figlio che agivano in concorso. L’attività di distribuzione delle dosi di cocaina, effettuata in pieno giorno e con una metodologia che prevedeva l’uso di locali tecnici degli edifici per nascondere la droga, indica una certa esperienza nel gestire l’attività illecita senza destare sospetti immediati.
Grazie all’attività di osservazione e all’aiuto di Juan, il cane poliziotto, gli agenti sono riusciti a intervenire nel momento giusto, assicurando alla giustizia i due spacciatori. Le indagini proseguiranno per chiarire l’ampiezza del traffico e se i due fossero parte di una rete di spaccio più estesa.
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