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Giocare è una delle attività che caratterizza da tempo immemore la vita quotidiana delle persone. Esistono testimonianze scritte di giochi fin dai tempi dei greci e dei romani e ancora oggi, a secoli di distanza, riusciamo a ritagliarci ogni giorno del tempo per divertirci. Ma non tutti i giochi sono uguali, e alcuni sono decisamente più difficili di altri. Tra poche righe approfondiremo proprio questo tema e scopriremo quali sono i più complicati della storia, tra classic games, videogiochi e titoli di società.
Rientra a pieno diritto nella categoria dei giochi più difficili di sempre l’online blackjack, uno dei grandi classici del gaming internazionale. E non tanto per il regolamento in sé per sé, non troppo complicato, quanto per il numero di variabili da considerare per avere successo. Ci sono le mosse degli avversari, la strategia del banco, la statistica, la strategia sul breve e lungo periodo. Non per niente sul “21” è stata scritta una vastissima bibliografia ad opera di studiosi, professionisti e matematici.
Rimanendo nell’ambito del gaming online, uno dei comparti simbolo di quest’epoca storica, possiamo inserire in questa rassegna anche videogiochi picchiaduro moderni come Tekken 7 e Dragon Ball Fighter 7. In questo caso, imparare le mosse dei personaggi giocabili e divertirsi in modalità player vs CPU è abbastanza semplice. Diventa, al contrario, molto difficile quando si sceglie la modalità online in cui si affrontano avversari casuali proveniente da ogni angolo del globo che potrebbero rivelarsi dei veri e propri maghi del joypad.
L’epopea dei videogiochi considerati “impossibili”, però, inizia addirittura nel 1985, anno dell’uscita nelle sale giochi dell’epico Ghosts ’n Goblins. I giocatori di lunga data ricorderanno ancora le interminabili avventure nei panni di Sir Arthur impegnato nel salvataggio della principessa rapita dal re dei demoni Astaroth. Due sole vite a disposizione prima del game over, decine e decine di nemici e la beffa finale di dover ricominciare tutto da capo per finirlo, l’hanno reso, a quasi quarant’anni dal suo esordio, un incubo per milioni di gamer.
A raccogliere in parte l’eredità di Ghosts ’n Goblins nelle sale giochi e poi nelle console fu un altro best seller: Metal Slug. Anche e soprattutto a livello di difficoltà. Non si contano i gettoni spesi davanti ai cabinati per imparare a usare i mezzi e le varie armi, scovare le posizioni dei nemici e scoprire i punti deboli degli enormi boss di ogni livello. Facile da iniziare ma complicatissimo da finire senza ore e ore di gioco.
Non mancano avventure ai limiti della giocabilità anche in tempi decisamente più recenti. In questo senso la casa di produzione From Software (creatrice, tra gli altri, di Dark Souls ed Elden Ring) ha dato del filo da torcere a milioni di giocatori: soprattutto a quelli che hanno giocato a Sekiro – Shadows Die Twice. A differenza dei suoi omologhi souls – like, Sekiro prevede pochissime possibilità di potenziare il proprio personaggio e mette di fronte al giocatore alcuni dei boss più difficili della storia del gaming. Boss che, in molti casi, una volta uccisi si rialzano e diventano ancora più forti.
Chiudiamo con qualche dritta per chi ama le sfide impossibili ed è appassionato di giochi da tavolo. La prima è Horseless Carriage, gioco tedesco dalla grafica minimal ma dal regolamento e svolgimento complicatissimo. Obiettivo finale quello di costruire una fabbrica di auto. Per farlo, però, servirà creare un vero e proprio mercato per i propri prodotti, lavorando sulla domanda, sul marketing, sull’offerta e sull’innovazione. Un titolo dalle numerose sfaccettature che potrebbe regalare molte ore di divertimento.
Per gli amanti del fantasy, infine, il gioco perfetto è Mage Knight. Mostri, tesori, avventure sono gli elementi classici del genere ma in questo caso si accompagnano a una varietà di possibili sviluppi della trama praticamente infinita. E se aggiungiamo la componente di casualità e l’enorme libertà data a ogni singolo giocatore si capisce come Mage Knight sia un gioco di altissima qualità che richiede pomeriggi interi per terminare una singola partita.
Articolo aggiornato il 27/09/2024 08:48