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Due arresti in meno di una settimana. È la storia di un 47enne residente a Parabiago, protagonista di una serie di violazioni che hanno portato i carabinieri a dover intervenire due volte nel giro di cinque giorni. L’uomo era già noto ai Carabinieri della Compagnia di Legnano per diversi precedenti, tra cui alcuni episodi di spaccate delel vetrine, on furto, ai danni di negozi.
Il primo arresto risale a sabato 21 settembre 2024. L’uomo si trovava a Canegrate, quando è stato intercettato dai militari durante un controllo sul territorio. Su di lui gravava la misura della sorveglianza speciale, un provvedimento che gli impone l’obbligo di soggiorno nel comune di Parabiago. Essendo stato sorpreso fuori dai confini del comune, i Carabinieri non hanno avuto altra scelta che procedere all’arresto immediato.
Dopo la convalida e l’arresto, il giudice ha rinnovato il divieto di allontanamento dal comune di Parabiago in attesa del processo. Nonostante tutto, il 47enne lo ha rifatto. Mercoledì 25 settembre 2024, durante un normale controllo lungo la Strada Provinciale 229, ad Arluno, l’uomo è stato nuovamente sorpreso dai Carabinieri della compagnia di Legnano. Questa volta si stava dirigendo verso Pogliano Milanese, ancora una volta violando l’obbligo di soggiorno nel comune di Parabiago. Per la seconda volta in pochi giorni, è scattato l’arresto.
Il protagonista di questa vicenda aveva già avuto guai con la giustizia nei mesi scorsi, era stato ritenuto responsabile di alcuni furti con spaccata ai danni di esercizi commerciali della zona. Le misure restrittive come la sorveglianza speciale sono applicate a individui che, anche se non sono attualmente coinvolti in processi penali, sono considerati a rischio di commettere ulteriori reati. L’obbligo di soggiorno nel comune di residenza è concepito per limitare i loro spostamenti e tenerli sotto controllo in un contesto più facilmente monitorabile dalle forze dell’ordine. In questo caso, tuttavia, la misura sembra non essere sufficiente a contenere la propensione dell’uomo ad andare in giro.
Ora spetta all’autorità giudiziaria decidere il destino del 47enne, che si trova nuovamente di fronte a una possibile condanna per violazione delle misure imposte. La recidiva in questo tipo di infrazioni può comportare l’inasprimento delle pene e l’adozione di misure più severe, come la detenzione in carcere.
Articolo aggiornato il 26/09/2024 08:24