Rapina a tabaccheria di Ossona. Messi in fuga con il ventilatore
Lunedì 3 settembre, poco prima della rapina compiuta al benzinaio di Asmonte , in viale Europa 54, a Ossona, due uomini con il viso coperto da passamontagna e cappucci delle felpe, di cui uno armato con un grosso coltello, sono entrati nella tabaccheria che si trova sul piazzale di Asmonte e hanno tentato di rapinarla. Il tabaccaio non si è intimorito, ha afferrato un ventilatore per la torretta e ha colpito in pieno, sul torace e nella parte alta del busto, uno dei due malviventi.
Questo si è accasciato a terra sotto il forte colpo ma quando il tabaccaio, sempre armato di ventilatore, si è diretto al secondo rapinatore, il primo si è rialzato e ambedue sono velocemente fuggiti insieme dal negozio.
Solo una tentata rapina, quindi, e un tabaccaio coraggioso che la ha impedita in modo eccelso, che però ha commesso un errore: non ha chiamato immediatamente il 112. Pensava, probabilmente che fosse finita così, con la messa in fuga dei due tossicomani, e che non fosse necessario denunciare quanto successo. Per lui si, è vero, è finita così con una brutta avventura finita bene. In questi casi va sempre, però, fatta la chiamata al numero di emergenza.
Una rapina non riuscita spesso è seguita da un altro tentativo ai danni di un’altra vittima che potrebbe essere meno reattiva, e se le radiomobili dei carabinieri o le volanti della polizia sono già allertate e in zona è più facile che prendano i rapinatori in flagrante, operazione che semplifica molto la carcerazione, in quanto può essere applicata a cuor leggero la custodia cautelare. E’ infatti indubbio, in questi casi, chi sia il colpevole.
Nel nostro caso, la dinamica dei fatti riporta tutto al problema di sicurezza creato da qualche mese dai 5 o 6 tossicomani che imperversano a Ossona, compiono pericolose rapine e disturbano la quiete pubblica. Sono perfettamente conosciuti, nomi e cognomi e foto li trovate sui social, ma fino a questo momento, per quel che ne sappiamo, non ci sono le prove certe della colpevolezza di uno o dell’altro nelle varie rapine compiute. Si potrebbe sospettare qualcosa se se ne vede in giro uno con un grosso livido, in faccia, collo e torace, a forma di pale di ventilatore.
Si chiariscono, quindi, alcuni aspetti di quanto sta succedendo a Ossona e si sta mettendo in luce che il primo problema da affrontare. Cioè che è necessario spiegare agli ossonesi come si usa il Nue 112, a cosa serve, e quali sono le migliori strategie per affrontare il problema di sicurezza in tutti i suoi aspetti.
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